Un territorio danneggiato dall’attività umana rinasce guardando al passato e alla natura
Il ristorante Volta del Fuenti fa parte di un più ampio programma mirato a risanare un territorio, quello intorno a Vietri sul Mare, sulla Costiera Amalfitana, che nel passato ha subito una ferita dovuta all’apertura di una cava di pietra necessaria alla realizzazione del porto di Salerno. Successivamente, lì dove sorgeva la cava, è stato costruito un hotel sovradimensionato rispetto al paesaggio che presto è diventato oggetto di forti critiche fino a quando è stato abbattuto. Finalmente, a partire dai primi anni Duemila, inizia un percorso di recupero e riqualificazione del territorio grazie alla realizzazione dei Giardini del Fuenti, un luogo popolato da vigneti che si sviluppano attraverso un susseguirsi di terrazze con vista sul mare e dedicato all’alta cucina, agli eventi e al turismo. «Dall’esperienza del passato -spiegano i proprietari Alessandra e Pier Luigi De Flammineis, giovani e determinati imprenditori nel settore dell’ospitalità – nasce la volontà di trarre una lezione e di guardare al futuro, continuando a investire, promuovere e valorizzare il territorio con un forte senso di rispetto verso questa terra meravigliosa».
Situata all’interno di un’insenatura naturale, lungo la strada panoramica fra Vietri e Cetara, l’area comprende il Giardino, ideale per matrimoni ed eventi, l’Arena del Fuenti, spazio multifunzionale per spettacoli e sfilate, il beach club e il ristorante Riva del Fuenti, che è anche punto di approdo per chi arriva in barca. L’ultima novità di questa realtà in itinere è proprio il ristorante Volta del Fuenti con la sua proposta culinaria legata alla storia e alla cultura del territorio campano. Qui lo chef Michele De Blasio cerca la purezza dei sapori attraverso preparazioni lunghe ma naturali, rispettando gli ingredienti radicati nella cultura storica del territorio e trasformandoli in chiave contemporanea.
Stagionalità, biodiversità, sperimentazione sono le parole chiave della filosofia di cucina di De Blasio, sintetizzata nella massima: «L’originalità si riflette nel ritorno alle origini.» L’idea è quella di rivolgersi direttamente agli allevatori e agli agricoltori del territorio senza usare intermediari, come si faceva un tempo, con la volontà di usufruire del prodotto nella sua interezza. Per lo chef essere “originali” significa rispettare la diversità del terreno e riuscire a proteggere ciò che la natura dona, applicando il concetto della rotazione delle colture.
Il progetto di interni del ristorante è di Maria Teresa Mazzitelli, architetto e proprietaria dei Giardini del Fuenti insieme ai figli Alessandra e Pier Luigi.
L’ambiente, curato nei minimi particolari, invita a un’esperienza avvolgente ed elegante grazie a uno spazio ampio dominato dal bianco della struttura e degli arredi, dal legno della boiserie centrale che ospita una parte dei tavoli, dall’azzurro del mare che penetra all’interno attraverso le generose aperture ad arco in prossimità delle quali sono distribuiti gli altri tavoli. Al centro della sala un pilastro dalla forma scultorea sviluppa una teoria di nervature che si arrampicano sul soffitto generando un disegno plastico capace di impreziosire lo spazio. «Il ristorante Volta è un luogo dove Michele può dare libero sfogo alla sua genialità e che consente a noi di mettere un altro tassello al “puzzle” di riqualificazione dell’intera area e valorizzazione di questo lato della Costiera Amalfitana», raccontano i fratelli De Flammineis. L’obiettivo della proprietà è completare il progetto di riqualificazione dell’intera area che sta diventando un punto di riferimento per la Costiera Amalfitana, oltre che un esempio virtuoso di rivalorizzazione del territorio.
Una volta in zona, Pantografo consiglia ai suoi lettori – in particolare se appassionati di architettura – una visita alla storica Fabbrica Solimene, capolavoro e unica opera realizzata in Italia da Paolo Soleri all’interno della quale, oltre a essere sedotti dalle coloratissime ceramiche che costituiscono un’altra eccellenza del territorio, sembrerà di scorgere la lezione organicista del maestro Frank Lloyd Wright. Non è un caso: Soleri, infatti, alla fine degli anni Quaranta lavorò per il maestro americano.
In copertina: Volta del Fuenti, Vietri sul Mare. Progetto: Maria Teresa Mazzitelli. Ph. © Stefano Scatà
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