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Una mostra per I.M. Pei, gigante dell’architettura

La rassegna sarà allestita al museo M+ di Hong Kong dal prossimo 29 giugno al 5 Gennaio 2025


Figura iconica della storia dell’architettura internazionale, I. M. Pei (Ieoh Ming Pei, 1917-2019) emerge tra i grandi protagonisti della disciplina. Una carriera intensa segnata da opere che affinarono il mondo del costruito nel XX e XXI secolo con interventi caratterizzati da un raggio d’azione geografico eccezionalmente esteso e con scala e usi differenziati. Dal National Gallery of Art East Building di Washington, D.C. (1968–1978) alla modernizzazione del Grand Louvre di Parigi (1983–1993) e dalla Bank of China Tower di Hong Kong (1982–1989) al Museo di Arte Islamica di Doha (2000–2008) fino al suo ultimo Miho Institute of Aesthetics Chapel (2008–2012), sulle montagne di Shigaraki in Giappone.

Sette decenni di lavoro energico con progetti ad alto profilo, oggi punti di riferimento capaci di consolidare la posizione dell’autore nel racconto del disegno della composizione e della cultura popolare. Iniziative che si intrecciarono con i luoghi più disparati del pianeta insieme a differenti tradizioni culturali, complessità geopolitiche e caratteristiche urbane e sociali delle città.

Dinamica, fin dai primi passi, la vita del celebre architetto che nacque a Guangzhou nel 1917, si trasferì a Hong Kong nel 1918, e dal 1927 trascorse la propria gioventù tra Shanghai e Suzhou per poi iniziare gli studi universitari negli Stati Uniti nel 1935. Qui completò il primo corso di laurea al Massachusetts Institute of Technology nel 1940, seguito dal master alla Harvard University’s Graduate School of Design nel 1946.

E a Hong Kong, negli spazi innovativi del museo M+ nel distretto culturale di West Kowloon, si inaugura la prima grande rassegna dedicata a Ieoh Ming Pei (1917–2019), noto in tutto il mondo come il grande I. M. Pei. Nell’ insigne M+, ambito privilegiato per l’arte moderna e contemporanea del ventesimo e ventunesimo secolo, dedicato a esporre e collezionare saggi di visual art, progettistica e design e moving image, l’incontro tra il disegno del complesso firmato da Herzog de Meuron e il percorso espositivo di I. M. Pei: Life is Architecture.


«Questa mostra trasporta il pubblico nella prima considerevole retrospettiva dedicata alla carriera produttiva e a vasta scala di nostro padre, illustrando in particolare le influenze transculturali e le peculiari circostanze storiche che contribuirono ad affermare il suo ruolo unico come architetto e cittadino globale. – spiega Li Chung (Sandi) Pei, figlio di I. M. Pei


Raccolta nel corso di molti anni da una moltitudine di fonti, la rassegna introduce una storia personale straordinaria che solo attraverso il suo racconto completo rivela le complessità, le sfide e i risultati della sua lunga e ottimistica vita. Siamo orgogliosi di questa esposizione e ringraziamo il team di M+ per la sua documentazione approfondita, intelligente e illuminata».

In primo piano più di trecento oggetti che includono modelli architettonici, disegni originali e filmati accanto a documentazioni d’archivio di spazi privati e istituzionali. Tra le fotografie, immagini storiche insieme a nuove e ritratti commissionati a sette professionisti di fama internazionale, riprese durante la pandemia e finalizzate a riscoprire la durevole influenza del lavoro di I. M. Pei fino ai nostri giorni. In mostra anche cinque nuovi modelli di opere significative, nate dalla collaborazione tra scuole d’architettura e the University of Hong Kong e The Chinese University of Hong Kong.

Sei i temi principali che guidano l’organizzazione della rassegna offrendo nuovi punti di riflessione sul lavoro dell’architetto.

In primo piano le basi multiculturali dell’educazione e della formazione di Pei. Elementi che hanno rappresentato le fondamenta della sua abilità nel conciliare molteplici fonti diverse tra differenti culture come tra tradizione e modernità.

Meno conosciuta la sezione che svela una fase poco nota della sua carriera illustrando le sue realizzazioni legate al Real Estate e all’Urban Redevelopment. Qui il riferimento va agli anni trascorsi a New York City in cui fece parte della società di sviluppo immobiliare Webb & Knapp occupandosi di schemi a uso misto, progetti di rivitalizzazione urbana negli Stati Uniti e all’estero.

Ampia l’area rivolta al legame tra arte e mondo dell’edificato nel lavoro di Pei. Uno sguardo ad Art and Civic Form che introduce la progettazione di musei, la collaborazione tra il designer e artisti famosi quali Henry Moore e Zao Wou-Ki dimostrando la sua visione dei musei quali spazi civici e la sua profonda affinità con l’arte contemporanea del suo tempo.

Cemento, pietra, vetro e acciaio i materiali che plasmano i suoi interventi, affiancati in un capitolo che illustra il tema di Material and Structural Innovation nella sua carriera, sottolineando la costante inventiva di I.M.Pei e del suo studio sia nell’utilizzo delle componenti tecniche che nei metodi costruttivi.

Reinterpretare la storia come strategia progettuale un’altra costante del lavoro dell’architetto, ponendo in rilievo il suo interesse nel rendere l’architettura moderna pertinente a tradizioni e culture sociali diverse con un particolare riferimento a quelle legate ai suoi luoghi di nascita. Notevole la destrezza di Pei nel distillare l’essenza degli archetipi culturali e storici che potevano fornire strategie formali o spaziali per le esigenze contemporanee.

Potere, politica e mecenatismo l’area che narra come Pei sia stato eletto come collaboratore fidato in commissioni di alto profilo grazie alla sua sensibilità a riguardo delle esigenze dei clienti e alla sua ingegnosa abilità nel risolvere problemi. «Poche vite incarnano la visione di scambio multiculturale, che sta alla base di M+, così scrupolosamente ed elegantemente come quella di I. M. Pei. – afferma Suhanya Raffel, direttore di M+ – Siamo onorati di ospitare la prima grande retrospettiva dedicata al leggendario architetto, il cui lavoro ha plasmato l’ambiente costruito del XX e XXI secolo. Questo progetto reintroduce Pei e i suoi contributi a una audience contemporanea in tutto il mondo, facendo emergere importanti aspetti della sua carriera che sono stati a lungo sottovalutati».

M. Pei: Life is Architecture, organizzata con il supporto di Estate of I. M. Pei e Pei Cobb Freed & Partners sarà allestita a M+ dal prossimo 29 giugno al 5 Gennaio 2025. In occasione dell’evento la pubblicazione di un nuovo libro di 400 pagine, nato dalla collaborazione tra Thames & Hudson e M+, volto a celebrare aspetti noti e meno conosciuti della vita e carriera di Pei.

In copertina: I.M. Pei outside John F. Kennedy Presidential Library and Museum, Dorchester, Massachusetts 1979 © Ted Dully/The Boston Globe via Getty Images

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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