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Un atlante per elencare tutti i castelli d’Italia

La mappatura è in corso: al momento siamo a oltre 10mila, con il Piemonte in testa


Realizzare il primo Atlante nazionale dei castelli, con il duplice obiettivo da un lato di mappare le risorse e consentirne la valorizzazione, dall’altro di promuovere il turismo “castellano” tenendo conto dell’enorme patrimonio che l’Italia può vantare. Una missione non semplice a cui sta lavorando l’Istituto italiano dei castelli, organizzazione culturale senza scopo di lucro tenuta a battesimo nel 1964 per iniziativa di Pietro Gazzola e nel 1991 riconosciuta in qualità di Ente dall’allora ministero dei Beni Culturali.

Quanti sono i castelli e le fortificazioni nel nostro Paese? Non esiste al momento una ricognizione puntuale, di qui l’idea di dare vita a una mappatura – avviata nel 2022 – incrociando la cartografia disponibile ma anche informazioni di tipo digitale. Il progetto si snoda in tre fasi: individuazione e classificazione, schedatura di dettaglio, descrizione testuale e fotografica dei singoli complessi. Sul sito dell’Istituto è presente una mappa navigabile in cui è possibile farsi un’idea del work in progress regione per regione.


Al momento in cui si scrive l’Atlante conta 10.350 strutture, ed è il Piemonte la regione in pole position a quota 1.874, seguita da Emilia-Romagna con 1.426 e Lombardia a 1.101.


Ma da Nord a Sud è impressionante la quantità di castelli e fortificazioni presenti sul territorio e si tratta per ora di una ricognizione più che parziale. Si stima che ci vorranno almeno altri due anni per completarla e ciascuno può contribuire ad alimentare la mappa segnalando un castello nel form attivato sul sito. E sempre sul sito è stata creata anche una sezione dedicata alla nomenclatura castellana per orientarsi fra gli elementi architettonici e storici che contraddistinguono le strutture, con tanto di immagini a corredo, che si possono annoverare nel novero dei castelli e delle fortificazioni. All’appello non manca neppure la simbologia castellana. L’Istituto, con il patrocinio del ministero della Cultura, ha acceso i riflettori su alcune delle meraviglie castellane in occasione della XXV edizione delle Giornate nazionali dei castelli – andate in scena l’11 e il 12 maggio scorsi: 25 i siti protagonisti per un totale di dieci castelli, quattro forti, una torre, una casaforte, otto tra città e borghi e un arcipelago. Località in cui sono state organizzate visite guidate gratuite, conferenze, concerti, mostre, presentazioni di libri e tesi di laurea.

A proposito di tesi di laurea, al fine di valorizzare la conservazione del patrimonio “castellano” nazionale, l’Istituto ha bandito il premio di laurea 2024 sull’architettura fortificata che mette a disposizione 4.500 euro per le tre tesi che arriveranno. Il bando è rivolto ai laureati che abbiano acceso i riflettori su un complesso fortificato italiano (torre, castello, forte o borgo murato) – sotto il profilo della ricerca scientifica e storico-critica, del rilievo dei monumenti, del restauro architettonico, del riuso e della riqualificazione – e che abbiano discusso la propria tesi nel biennio 2022-2024 (entro il 30 aprile). Le candidature dovranno essere presentate entro il 30 giugno.

In copertina: Castello Sant’Elmo (Campania) ©Wimedia commons

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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