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Tortona Design Week: architettura, progettazione e arte nel cuore di Milano

Dal 9 al 14 aprile il quartiere aprirà le porte dei propri atelier al pubblico che potrà esplorare il distretto grazie a decine di iniziative culturali


Moda, design, aperitivi ed eventi glamour. Se vi domandassero di accostare una città italiana a questi quattro elementi, su quale ricadrebbe la vostra scelta? Milano, ovviamente. E quale miglior momento per godere di tutto ciò se non la “Milano Design Week”, una sei giorni durante la quale atelier, show room e gallerie d’arte aprono le loro porte a decine di migliaia di persone che accorrono da ogni parte del mondo. Nata spontaneamente negli anni ’80 grazie alle aziende che operano nell’arredamento e nel campo del design industriale, la MDW si svolge ogni anno in concomitanza con il Salone del Mobile. Due eventi che portano in città veri e propri fiumi di visitatori e danno la sensazione a chi passeggia per le strade del centro di trovarsi in una città aperta, cosmopolita e innovativa, anche da un punto di vista culturale.

Uno degli eventi che più racchiude lo spirito del Fuorisalone (altro nome della MDW), è la Tortona Design Week che prende il nome dal quartiere che la ospita. Nato come distretto industriale e operaio intorno agli anni ’60, Tortona si è progressivamente trasformato in un luogo dinamico e legato al mondo della moda e del design. Dal 2000, la zona apre ciclicamente le proprie porte a semplici curiosi e spiriti creativi di ogni genere. E non si tratta di una frase di circostanza. Laboratori, spazi espositivi e boutique vengono fisicamente aperti al pubblico che entra così a contatto con realtà spesso nascoste e che, al pari di un fiore effimero, si mostrano in tutta la loro bellezza per un breve periodo prima di scomparire nuovamente.

Il contenitore di idee DBOX firmato da Fabio Novembre e situato presso il Magna Pars Hotel and Event Space

A caratterizzare la Tortona Design Week 2019 saranno la contemporaneità delle nuove proposte e la presenza di due grandi nomi della progettazione: Fabio Novembre e Aldo Cibic


Professionista classe ’66 e autore fra le altre cose del nuovo logo e del quartier generale dell’A.C. Milan, Fabio Novembre ha firmato l’innovativo contenitore di idee DBOX presso il Magna Pars Hotel and Event Space. Il visitatore si muoverà tra diversi ambienti divisi per aree cromatiche, un progetto concettuale nato per accogliere espressioni diverse di design, arte e stili di vita con-divisi. Aldo Cibic, classe ’55 e uno dei fondatori del collettivo Memphis attivo fra il 1981 e il 1987, ha invece scelto una delle sue ultime opere (il Savona 18 Suites) per ospitare un percorso variegato e riferito alla ricerca della rappresentazione di un’estetica della vitalità. Fotografie, disegni, installazioni si susseguiranno in un racconto per immagini tra forme, colori e funzioni differenti.

Per offrire al pubblico un’inedita prospettiva di interpretazione del contemporaneo, gli organizzatori della TDW hanno puntato sull’innovazione delle proposte. Ecco quindi che nel quartiere saranno distribuiti degli infopoint firmati da Alfonso Femia, architetto fondatore dell’Atlier(s) AF517. I totem informativi sono stati pensati per diventare veri e propri landmark territoriali ai confini del distretto e oltre che un importante strumento di informazione, serviranno anche da mezzo per il racconto e la condivisione della sei giorni milanese.

Realtà aumentata

Continuando ad esplorare le novità che cambieranno la fisionomia del tessuto urbano fra poco più di tre settimane, non passa certo inosservato il progetto di realtà aumentata sviluppato in collaborazione con Sense – immaterial Reality. Puntando il proprio device su uno dei marker presenti nelle diverse location espositive, si avrà accesso ai contenuti esperienziali ideati ad hoc per la manifestazione.


Spazio all’architettura grazie agli Architours gratuiti organizzati dall’Associazione Tortona Area Lab


In circa due ore, i visitatori che aderiranno all’iniziativa visiteranno tre luoghi emblematici di un binomio indissolubile: quello fra moda e design. Professionisti, studenti e appassionati entreranno così nei Silos Armani, nel Labirinto di Arnaldo Pomodoro e nella Fondazione Ferrè. E quale modo migliore per terminare il proprio tour della TDW se non il Casello Giallo? Lo spazio, pensato per offrire al pubblico una vera e propria oasi di contaminazione fra arti performative e street food, si affaccia sulla vecchia stazione ferroviaria di Porta Genova e offre un’ottima location dove sorseggiare un drink nel cuore pulsante della Design Week.

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