Arte contemporanea negli spazi di Camera con lo studio legale LCA
Aperta fino al 24 marzo negli spazi di Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino Sandy Skoglund. Visioni Ibride, prima mostra antologica dell’artista americana Sandy Skoglund (1946), curata da Germano Celant.
Un’esposizione che ripercorre il percorso artistico di Skoglund dai primi lavori degli anni ’70 fino all’inedito Winter (2018), esposto qui in anteprima mondiale, che l’artista americana ha impiegato più di 10 anni a realizzare. La mostra raccoglie oltre 100 lavori dell’artista, tra fotografie, quasi tutte di grande formato, sculture e installazioni, che catapultano il visitatore in una quotidianità surreale ed inquietante, in bilico tra sogno e realtà. Una poetica, quella della Skoglund, che fin dai suoi esordi ha voluto far riflettere sull’intimità dei luoghi e delle situazioni familiari e renderli, attraverso la sua arte, qualcosa di non familiare, sconvolgendo l’osservatore.
Grazie alla costruzione di complessi set che vengono poi fotografati, e grazie al sapiente uso di colori accesi, materiali insoliti come il cibo, e potenti presenze animali (volpi, scoiattoli, cani), l’artista statunitense crea e realizza delle opere di grande potenza evocativa.
Il percorso antologico si arricchisce inoltre di alcuni degli oggetti che Skolung ha ideato e realizzato per costruire i suoi set – come la libellula in vetro soffiato creata per Breathing Glass (2000) oppure le piastrelle di cartapesta presenti sullo sfondo di Walking on Eggshells (1997) –, che illustrano ancor più a fondo la complessità e la peculiarità della produzione dell’artista americana.
La mostra, realizzata in collaborazione con la Galleria Paci contemporary di Brescia, ha ricevuto il supporto dello Studio Legale LCA nell’ambito del progetto LAW IS ART!, che dal 2014 ha come scopo quello di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea, attraverso sponsorizzazioni e ricerca di nuovi talenti. Nel caso di Sandy Skoglund. Visioni Ibride la collaborazione con Camera è nata dietro specifica volontà di uno dei soci, l’avvocato torinese Vittorio Turinetti di Priero, da sempre amico del Centro Italiano per la Fotografia. Una mission importante quella di LCA, che si articola su tre fronti, come ci ha spiegato l’avvocatessa Maria Grazia Longoni Palmigiano, partner dello studio e collezionista d’arte: «Un primo filone è costituito dall’attività dello studio in materia di diritto dell’arte. Seconda è la nostra mission culturale, che si prefigge di sostenere giovani artisti italiani, i quali, al contrario dei loro colleghi stranieri, non ricevono supporto dal sistema delle grants. Un terzo filone invece è quello della formazione rivolta ai professionisti, con la partecipazione a convegni e seminari sia nella sede di LCA, sia al di fuori».
«Il nostro obiettivo è quello di incuriosire, di fare in modo che le opere d’arte contemporanea siano presenti anche in contesti insoliti, dove normalmente non vengono presentate» continua Longoni Palmigiano. Un contesto insolito come gli spazi della sede milanese di LCA, dove vengono esposte le opere degli artisti scelti. Inoltre, grazie alla partnership con il MIART della quale lo Studio è sponsor, dall’anno scorso in occasione della fiera le opere diventano protagoniste di una mostra a Palazzo Borromeo. Ma l’opera di mecenatismo artistico di LCA non si ferma qui, è infatti sponsor del premio «LCA per Emergent», che premia la migliore galleria italiana emergente, e dal 2013 opera in partnership con la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti e con l’Accademia di Brera di Milano, commissionando a turno agli studenti di ciascuna scuola la realizzazione dei biglietti di auguri natalizi.