Il progetto “La più grande biblioteca del mondo” prende vita grazie ai murales e alla realtà aumentata
Street art e rigenerazione urbana, un rapporto ormai collaudato nel tempo che riesce a far rivivere interi quartieri grazie anche alla realtà aumentata.
A Torino, nel quartiere Barriera di Milano, l’anniversario dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri è stato lo spunto per il progetto culturale “La più grande biblioteca del mondo”, dove grazie alla realtà aumentata le copertine dei libri, sotto forma di murales, prenderanno vita.
Il progetto è promosso dal centro commerciale Porte di Torino di Nhood, società di consulenza e servizi immobiliari specializzata in progetti di rigenerazione urbana che recentemente si è aggiudicata il premio ai Mipim Awards nella categoria dedicata allo shopping, grazie al progetto di Thom Mayne in Spagna.
Nhood, che tra gli altri progetti si occuperà della riqualificazione di Piazzale Loreto a Milano, ha lavorato a stretto contatto col museo di Arte Urbana, Bepart Società Cooperativa Impresa Sociale e il museo di Arte Urbana aumentata.
Con il coordinamento di Edoardo Di Mauro, direttore del MAU e dell’accademia Albertina, sono stati realizzati diversi interventi artistici che si svilupperanno ulteriormente nei prossimi due anni.
Nel parcheggio del piano superiore del centro commerciale, gli street artist Howlers, Gioele Bertin e Francesca Melina hanno realizzato una grande pittura murale con la figura di Dante, la Divina Commedia e altri suoi componimenti.
I libri prenderanno vita grazie alle sei installazioni in realtà aumentata realizzate dagli studenti delle scuole del territorio, dove inquadrando le copertine il pubblico vedrà comparire dei brevi videoclip ispirati alle trame e ai personaggi di alcuni dei più grandi classici della letteratura, con cui gli studenti si sono confrontati durante i workshop.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrizione 6, accademia Albertina di Belle Arti, Salone Off del Libro.
«Due grandi murales alle porte di Torino, così chi arriverà dall’autostrada potrà ammirare una peculiarità artistica e culturale della Città: l’arte urbana come arte pubblica e motore di rigenerazione. È significativa la scelta di MAU e MAUA di riprodurre il tema della lettura e letteratura tramite la street art, in un luogo tanto decentrato quanto riconoscibile e riconosciuto, ma soprattutto aperto a tutte e tutti», ha dichiarato Carlotta Salerno, assessora all’istruzione, edilizia scolastica, politiche giovanili, periferie e rigenerazione urbana Città di Torino.
Nell’area eventi del centro commerciale è presente l’opera di Vito Navolio, che rappresenta volti di giovani e bambini immersi nelle pagine di un libro, anch’essa animata grazie alla realtà aumentata.
Nel 2010 Navolio aveva già coordinato il progetto “Panchine d’Autore”, creando una serie di omaggi dedicati ai principali maestri della pittura contemporanea su dieci panchine dei giardini pubblici di piazza Moncenisio a Torino.
«Il progetto la biblioteca più grande del mondo, incentrato sulla street art e sulla tecnologia immersiva, racchiude due dei pilastri che guidano Nhood nell’ambiziosa missione di creare luoghi di vita inclusivi e progettati per il benessere delle persone. Vedere così tanta fervida creatività convogliata negli spazi del nostro Centro ci ripaga di un lungo percorso intrapreso con coraggio fin dal primo lockdown e che non vediamo l’ora di proseguire nei prossimi anni», ha dichiarato Stefano Strazzer, Shopping Center Manager del Centro Commerciale Porte di Torino.
La mostra sarà visitabile tutti i giorni con ingresso gratuito presso il Centro Commerciale Porte di Torino in corso Romania 460.
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