Dal Tirolo a New York, le installazioni scenografiche firmate da Libeskind, Koolhaas, Berliner
Swarovski “stupisce” ancora. Alla lista dei progetti frutto della collaborazione dell’azienda con architetti e designer di fama mondiale – che hanno sortito la realizzazione, nel corso degli ultimi anni, di installazioni scenografiche annoverabili in qualità di vere e proprie opere di arte contemporanea – si è appena aggiunto quello per la decorazione della giostra realizzata nel Giardino Kristallwelten, il Crystal World battezzato nel 1995 nella cittadina austriaca di Wattens, nel cuore del Tirolo, per commemorare i 100 anni dalla nascita di Swarovski.
A firma dell’artista e designer Jaime Hayon il “Carousel”, costato sei mesi di lavoro, è «una nuova magica esperienza interattiva» per la stessa Swarovski.
L’opera conta 15 milioni di cristalli Swarovski che rivestono i 12 pannelli a soffitto ed i 16 delle pareti. Il tutto condito con un sistema di illuminazione “calda” che crea un’atmosfera da sogno in particolare nelle ore notturne.
Il designer spagnolo si è ispirato al folklore e alle fiabe per creare personaggi fantastici dai volti stravaganti che decorano la recinzione e il tetto.
Carousel è un viaggio magico, il viaggio in un sogno. Trasforma la classica giostra in un’opera del XXI secolo dando vita un’esperienza d’incanto per il visitatore
Jaime Hayon
Per Haynon questa è la seconda collaborazione con Swarovski: l’artista aveva già firmato infatti nel 2017 “Sparkle Shady”, un lampadario-candelabro abbinato con una madia in edizione limitata.
Per restare alle installazioni più recenti, nella stagione natalizia 2018 tre scenografiche opere hanno visto protagonista il Rockefeller Center di New York. Ma a “brillare” letteralmente su tutte è stata la Swarovski Star, la stella natalizia a firma dell’architetto Daniel Libeskind, decorata con 3 milioni di cristalli su 70 punte illuminate a led. E anche in questo caso si è trattato di un bis: la nuova Swarovski Star ha rappresentato una rivisitazione del famoso albero-cilindro di cristallo realizzato nel 2004 quando Swarovski strinse una partnership con il comproprietario del Rockefeller Center Tishman Speyer.
Fra le installazioni scenografiche vale la pena di ricordare quella che ha visto in campo Fratelli Parisi, storica azienda pugliese specializzata in luminarie, autori del maestoso e luminosissimo portale “Luminarie” alla Biennale di Venezia del 2014, nell’ambito di Monditalia, una delle tre manifestazioni della mostra allestita negli spazi dell’Arsenale dall’architetto Rem Koolhaas. Il portale da 7 metri di altezza per 20 di larghezza è stato realizzato con 50 kg di scintillanti cristalli per fare da “porta” di ingresso ai visitatori della mostra. Finanziata da Swarovski, l’opera da 40mila euro, è stata poi trasferita al Kristallwelten.
Nel giardino del “Gigante” che circonda la struttura da 7,5 ettari i visitatori possono ammirare, oltre al nuovo “Carosello” anche molte altre opere e installazioni frutto delle collaborazione con artisti e designer. Fra le opere più scenografiche il Crystal Cloud, installazione di cristalli “sonori” a cura del musicista austriaco Emil Berliner.
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