Search for content, post, videos

Stazioni del futuro: dove architettura e mobilità si incontrano

Un viaggio tra soluzioni innovative che ridefiniscono l’esperienza del viaggiatore e il ruolo della città nel mondo contemporaneo


Non solo mobilità per le stazioni metropolitane dell’ultima generazione. Punti nevralgici della rete dei trasporti urbani che si caricano di una nuova identità compositiva e si materializzano in opere dove architettura, arte e design si affiancano, per dar luogo a spazi pubblici per la città. Da Parigi a Sidney, come da Riyad a Melbourne passando per Londra, si susseguono molteplici interventi per la creazione di sistemi di trasporto urbano innovativi, finalizzati a velocizzare i tempi di transito, a ridurre il traffico veicolare e consolidare i principi della sostenibilità.

Linee dinamiche, fabbricate con l’impiego di tecnologie avanzate, puntualizzate nei vari siti di interscambio da architetture con una forte presenza sull’intorno e da soluzioni compositive firmate da designer diversi. Un evento non nuovo, che riporta alla memoria le soluzioni progettuali per le stazioni della Jubilee Line Extension (1993-99) di Londra, orchestrate da Roland Paoletti, dove ogni stazione fu disegnata da un differente studio d’architettura. Segue, nella capitale britannica, l’esempio della più recente Elizabeth Line (2022), con 41 fermate lungo un tragitto di circa 100 Km, dove l’avanguardia tecnica del sistema di scorrimento viene affiancata da spettacolari soluzioni spaziali eseguite da molteplici designer. Spazi che vanno al di là dei meri luoghi di transizione e spostamento del pubblico, privilegiando la “passenger’s experience” e materializzandosi in elementi protagonisti del contesto urbano. Pensando alla bellezza delle stazioni metropolitane del passato, come l’indimenticabile Mayakovskaya di Mosca, quali i significati delle realizzazioni contemporanee?

Grand Paris Express il titolo dell’iniziativa che muterà la viabilità nella Ville Lumiere, favorendo rapidi collegamenti tra le aree della periferia parigina, senza passare attraverso il centro della capitale. In cantiere 68 stazioni: ambiti che secondo le linee guida della Société des Grands Projets dovranno andare al di là della propria struttura funzionale e lasciare un’eredità urbanistica e architettonica nell’area che servono. “Gare du metro” progettate in collaborazione con artisti e architetti di fama internazionale, tra cui appaiono soluzioni tra le più belle al mondo dal punto di vista estetico, allineate su un percorso ad anello di 200 chilometri, che includono quattro nuove linee e l’ampliamento della preesistente Ligne 14. Autore della stazione di Saint-Denis – Pleyel, inaugurata nel giugno 2024 e fulcro settentrionale di Gran Paris Express, è l’architetto Kengo Kuma (KKAA). Una realizzazione pensata come uno spazio pubblico per l’intorno, protetta da un involucro leggero in legno di quercia e vetro che avvolge un atrio luminoso profondo 30 metri, base di accesso a quattro linee metropolitane.


Progettate da architetti e artisti internazionali, queste fermate mirano a lasciare un’eredità architettonica significativa, come già accaduto con le stazioni della Jubilee Line a Londra o la recente Elizabeth Line


Una tappa che va al di là della scatola chiusa in cemento e vetro: si apre alla comunità mediante una estesa rampa d’accesso e incorpora piani inclinati a verde in copertura. In data 18 gennaio 2025, l’inaugurazione dello scalo di Villejuif – Gustave Roussy firmata da Dominique Perrault Architecte, presentata come la seconda fermata più profonda della Grand Paris Express. Una tappa a sezione circolare, con diametro di 62 m e profondità di 51m, concepita come un immenso cilindro vuoto, aperto al mondo esterno grazie a una copertura trasparente a forma di occhio in elementi di EFTE, che consente alla luce naturale di penetrare fino ai livelli sotterranei.  Una stazione introdotta dall’autore come un «connecteur du monde du dessous au monde du dessus» e come un polo che riavvicina il noto centro oncologico di Gustave-Roussy con la capitale e l’intorno. 

Lavori in corso per il Sydney Metro. Un network con quattro linee metropolitane, 46 stazioni e 113 chilometri di nuova ferrovia metropolitana che rivoluzionerà la mobilita urbana della più grande città australiana, collegando il nord-ovest, l’ovest, il sud-ovest e il grande ovest di Sydney con servizi di trasporto veloci e con stazioni completamente accessibili. Tra i temi guida di progetto la valorizzazione degli spazi pubblici mediante le fermate dei trasporti, integrate o indipendenti, che agiranno come catalizzatore per il rinnovamento dei collegamenti. Sydney Metro Central Station Northern Concourse è l’intervento firmato da John McAslan + Partners in collaborazione con Woods Bagot che dà vita a un privilegiato punto di interscambio. Un sito urbano dove gli elementi storici del passato, quale l’esistente capolinea edoardiano del 1906, vengono integrati dall’orditura leggera di copertura. «La nuova stazione sta già dando un contributo positivo allo sviluppo del Central Business District della città. Spiega Troy Uleman, direttore di McAslan + Partners Sydney.  È stata concepita anche come porta d’accesso ai quartieri in rapida evoluzione della zona, con i suoi lucernari a forma di aquilone e le pareti in pietra arenaria che sono diventati simboli riconoscibili di un luogo emergente».

Gadigal e Barangaroo Station due tra le quattro stazioni integrate realizzate da Foster + Partners, nel tratto urbano di Sydney Metro C&SW, nel 2024. Opera di Grimshaw è la fermata di Martin Place, mentre Waterloo Station si lega a John McAslan + Partners con artwork di Nicole Monks.

Grandi trasformazioni in corso anche per Melbourne, dove l’attenzione si orienta verso il Metro Tunnel Project. Work in progress per le 5 stazioni di North Melbourne, Parkville, State Library, Town Hall and Anzac lungo 9 chilometri di binari paralleli che secondo le aspettative verranno inaugurati nel 2025. Autori dei progetti per le fermate gli architetti di RSHP, WW+P e Hassell e tra i temi guida dell’iniziativa la sostenibilità. Stazioni pensate come nuovi punti di riferimento e luoghi di incontro per Melbourne sviluppate secondo progetti che combinano funzionalità, spazio e luce naturale, privilegiando i preludi di una agevole e intuitiva mobilità per i passeggeri. Tema d’ispirazione è l’architettura locale, materializzata con componenti in mattoni, vetro, legno e pietra blu, accompagnata all’esterno da nuovi parchi e spazi pubblici insieme a strutture per le biciclette.

Spina dorsale del network di trasporto pubblico di Riyadh è il progetto della metropolitana che si estende per 176 chilometri, organizzati in sei linee, su cui si troveranno 85 fermate. Soluzione ingegneristiche all’avanguardia, sostenibilità e innovazione compositiva per la stazione del distretto finanziario di King Abdullah, firmata dai professionisti di Zaha Hadid Architects. Qasr Al-Hukm District Station, Western Metro Station e STC Station i tre successivi iconici punti d’interscambio, attualmente in fase di lavori in corso, che rappresenteranno le tappe principali della mobilità metropolitana di Riyadh all’interno di aree ad alta densità. Opera di Snøetta, la fermata di Qasr Al-Hukm District aspira ad una certificazione Leed Silver. Componenti di progetto sono una piazza pedonale e un’estesa pensilina in acciaio inossidabile lucidato capace di convogliare la luce naturale verso i livelli sotterranei del complesso e ombreggiare le adiacenti aree esterne.

In copertina: ©Hufton + Crow ©Dominique Perrault Architecture – ADAGP / Anne-Claude Barbier / Société des grands projets @Sydney metro

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi