Dal 23 al 26 maggio Bologna ospita i professionisti del settore per laboratori interattivi ed eventi emozionali
Un viaggio “olfattivo”. Fra le essenze dei mastri profumieri ma anche fra gli odori della natura, gli aromi del cibo, le fragranze “esperenziali”, quelle di uno spettacolo teatrale o di un giro fra i quartieri cittadini. E ci si potrà persino entusiasmare nell’assistere alla nascita di un profumo unico e irripetibile, quello della propria vita sui social network fatto di post e selfie che “odorano” di personalità. Tutto questo allo Smell Festival di Bologna dal 23 al 26 maggio (www.smellfestival.it), promosso dall’associazione Orablu con il patrocinio del Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna e il sostegno di Moellhausen, riferimento internazionale per le materie prime del settore fragranze, e fragrance house devota all’innovazione e alla ricerca.
“Atmosfere” il tema scelto per la decima edizione dell’iniziativa – l’appuntamento è a Palazzo Isolani – dove sono attesi, oltre ai professionisti del settore, anche scrittori e ricercatori, creativi e aromaterapeuti pronti a condividere con il grande pubblico le novità in tema di essenze nonché a dare vita a veri e propri laboratori interattivi in cui sperimentare i nuovi trend e vivere esperienze “emotive”.
Ricco il programma: si debutta il 23 maggio con Espressioni olfattive inattese insieme con Simone Lo Bue e Federica Taccone che sveleranno processi creativi e fragranze delle fragranze Jo Malone. Saranno presentati i nuovissimi Blossom che racchiudono l’anima floreale del marchio londinese e il pubblico sarà inoltre guidato a scoprire le note olfattive e gli accordi utilizzati per creare le Cologne.
Fra gli appuntamenti del 24 maggio In the mood for oud, un vero e proprio masterclass di profumeria naturale fra le essenze e i profumi dalla foresta con Pierre Benard, profumiere e fondatore di Osmoart. Le essenze presenti nelle radici, nel tronco, nelle foglie, nei fiori, nei frutti e nei semi degli alberi saranno i protagonisti dell’evento in cui i partecipanti avranno l’opportunità di cimentarsi con materie prime legnose, conoscere i criteri per la loro valutazione e creare un “accordo” legnoso naturale ispirato all’Agarwood (Oud), fra le materie prime più costose della profumeria.
La strega del castello, uno degli eventi in programma il 25 maggio che vedrà protagonista Caterina Roncati che rievocherà le atmosfere del Castello Mackenzie di Genova dove si trovava il primo laboratorio di famiglia. Aranceti, mercati orientali, boschi di cedro e di querce, il profumo del cassetto dell’armadio della nonna o l’odore della mano della mamma che ti accarezza il viso: queste le suggestioni che Caterina Roncati evocherà in un viaggio fra i ricordi familiari. Suoi i profumi ispirati al romanzo “Il sentiero dei profumi” di Cristina Caboni e la fragranza personale dell’attrice Elena Sofia Ricci. Il profumo della strega secondo Roncati non è altro che una figura archetipica che ognuno di noi ha dentro di sé.
Nella serata del sabato, il Festival si sposta negli spazi del Cassero in via Don Minzoni dove gli studenti del corso di Fashion Design dell’Accademia di Belle Arti di Bologna coordinati da Rossella Piergallini, presentano BSX NIGHT una performance profumata ad alto tasso cromatico con performer avvolti da abiti-scultura. I giovani designer detteranno il dress code, in un’esaltazione di odori, colori fluo e lampi magenta e verdi.
Smelly Maps e Me My Scent i due eventi dedicati al mondo dei profumi “digitali”
Smelly Maps esplorerà i profumi delle atmosfere urbane con Rossano Schifanella, docente di Computer science all’Università di Torino. L’olfatto ha una notevole influenza sul nostro modo di percepire gli spazi, ma è stato trascurato nella progettazione delle città, sostiene Schifanella, non da ultimo perché è difficile carpire i dati e analizzarli su ampia scala. Scopo dell’evento è mostrare come l’uso creativo dei social media e dei dati possa consentire di catturare le caratteristiche emozionali e sensoriali dei luoghi, fornendo mappe per esplorare l’atmosfera olfattiva degli spazi urbani.
Diletta Tonatto di Tonatto Profumi e l’artista Michele Tiberio illustreranno il progetto “Me my Scent”: in un libro di oltre 1500 pagine è stata “scritta” la vita online dell’artista, foto, messaggi privati, like, pagine visitate. Tutti i dati di Facebook, Instagram, Google, Linkedin. Parte del libro è il suo profumo, realizzato da Diletta Tonatto grazie a un algoritmo in grado di analizzare i dati che compongono un’identità digitale, fino ad ottenere il profilo olfattivo univoco. L’opera è tra i dieci vincitori del concorso Re:Humanism, premio dedicato al rapporto tra arte e Intelligenza artificiale (leggi anche Me, Myscent: il profumo dell’algoritmo).
Nella giornata del 26 maggio sarà la volta di New York Scented Stories, con l’aromaterapeuta Nina Medved, fondatrice di Magnolija, la Scuola di Aromaterapia e Profumeria Naturale (Slovenia). Medved sostiene che gli odori lascino traccia nel nostro subconscio, scrivano storie e creino emozioni. Rivelano il nostro io nascosto e ci accompagnano in un percorso interiore. Durante l’incontro Nina Medved guiderà i partecipanti in una passeggiata immaginaria a New York, scandita dagli odori delle strade, dei locali e dei luoghi vissuti. Ogni tappa del percorso si legherà a essenze particolari.
Fra gli appuntamenti in calendario anche Scented Theatre con Barbara Pia Jenič, artista, fondatrice e direttrice di Senzorium Institute, (Slovenia). L’evento sarà dedicato al rapporto fra la scena teatrale, ma anche delle installazioni artistiche, con il pubblico: gli odori influenzano le percezioni, innescando fenomeni sinestetici e l’attivazione delle memorie involontarie – nel cosiddetto effetto Proust. L’artista racconterà la sua esperienza nella creazione di storie con il supporto degli odori e mostrerà come potenziare la narrazione nel contesto teatrale.
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