Mestieri d’eccellenza, il progetto formativo che coinvolge le 75 maison del gruppo
Mestieri che uniscono eccellenza tecnica ed artistica, abilità relazionale, lavori creativi, dell’artigianato, della client experience. Questo il progetto del gruppo Lvmh che oggi conta 80mila uomini e donne, e oltre 280 mestieri. Il mondo del savoir faire nelle sue infinite declinazioni è diventato anche un percorso di formazione, con 14 corsi completamente gratuiti in Italia (con un costante lavoro di interscambio tra il team, le maison partner, enti e scuole).
Nato nel 2021, Mestieri d’Eccellenza del gruppo Lvmh è presente ormai in 7 paesi (Francia, Svizzera, Italia, Spagna, Germania, Giappone e Stati Uniti) e punta a dare risalto a tutti quei lavori creativi, artigianali e di relazione con il pubblico che stanno via via scomparendo, ma che sono alla base del successo del gruppo.
«Ogni anno investiremo cento milioni per la formazione e per la filiera». Questo l’annuncio di Toni Belloni, direttore generale del gruppo fondato da Bernard Arnault. Grande attenzione per l’Italia, seconda patria del gruppo Lvmh dove si contano 31 manifatture e un network di 5mila fornitori e aziende subappaltatrici, per un totale di oltre 200mila persone coinvolte. I numeri sono stati condivisi nell’ambito della seconda edizione italiana dell’evento “Show me” dedicato ai Mestieri d’Eccellenza, per rafforzare un progetto che avvicini le nuove generazioni al mondo della manifattura, innovativa e creativa. Formazione tesa a reclutare solo in Italia, entro il 2024, 2mila nuovi talenti.
Ma di quali mestieri parliamo? Nell’ambito della moda e della pelletteria ci sono calzolai, ricamatori, cappellai, coloristi, sarti, designer tessili, orlatori, pelliccieri, confezionisti, artigiani di bauli, tagliabordi, modellisti, addetti all’agatura, rammendatori, serigrafi, ferrai, stilisti, artigiani del tulle. Per i profumi e i cosmetici si va dai chimici degli aromi alle dame de table, dalle estetiste ai coltivatori di lavanda, dai make up artist ai manager tecnici di formulazione. Nel mondo dei vini e degli alcolici c’è l’agente di cantina, il calligrafo su botte, il capo cantina, il distillatore artigiano delle botti, l’enologo, il bottaio, il vendemmiatore e il viticoltore. Per l’orologeria e la gioielleria ci sono intagliatori, gemmologi, incisori, smaltatori, fresatori, orologiai, prototipisti, operatori orafi, pulitori, incastonatori; e poi ancora nel mondo del retail ci sono architetti, commessi, direttori di boutique, personal shopper, visual merchandiser. Lungo l’elenco dei mestieri a cui si aggiungono barman, panettieri, concierge, cuochi, direttori di hotel e di ristoranti, pasticceri, receptionist, camerieri, sommelier, a cui si uniscono ebanisti, falegnami, pittori.
Una galassia di antichi e nuovi mestieri. Opportunità e futuro per molti. Storie personali e imprenditoriali, tutte da scrivere.
Mestieri che il gruppo Lvmh conosce e vede in campo nelle sue 75 maison, da Acqua di Parma (1916) a Bulgari (1884), da Marc Jacobs Beauty (2013) a Stardboard cruise service (1958) per fare degli esempi. Dall’ultima Eminente (dal 2020, che rappresenta rinascita del rum cubano del XIX secolo) ai più affermati Loro Piana (1924), Guerlain (1828) o Moët & Chandon (1743).
Mestieri d’eccellenza, da trasmettere, promuovere e rivelare, saper fare e competenze, a valore della differenza del gruppo e delle sue aziende. Da qui l’idea di un gioco di parole che tiene insieme “me” come acronimi di mestieri d’eccellenza, mètiers d’excellence, e “we”.
Si va dalla creazione, dall’idea alla progettazione e design di un prodotto o servizio, all’artigianato, con tutte le professioni che hanno un rapporto immediato con il prodotto, la scelta delle materie prima e l’assemblamento dei diversi elementi, fino alla customer experience, pensata per fare di questo mondo, dell’acquisto di un prodotto o di un servizio, un’esperienza. Dove le persone, con le loro competenze e il loro saper fare, sono le protagoniste del successo imprenditoriale.
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