Industria, trasporti e sanità gli ambiti più promettenti per l’evoluzione di infrastrutture e servizi ad altissima velocità
Dall’era dei Mega a quella dei Giga. Dalla banda larga a quella ultralarga. Dai millisecondi al millisecondo. Queste le parole chiave del 5G, la quinta generazione mobile, una rivoluzione senza precedenti. Già battezzato in Italia – i primi servizi sono stati lanciati da Tim e Vodafone – il 5G consentirà di navigare e scaricare dati a una velocità fino a 100 volte superiore a quella del 4G. Con le prime offerte la velocità di download può arrivare a 2 Gbps (quella di upload a 300 Mbps), ma gli obiettivi a venire sono ben più ambiziosi: il traguardo è stato fissato infatti a 10 Gbps, una prestazione che sarà resa possibile con la progressiva evoluzione dello standard, degli aggiornamenti delle reti e della copertura del segnale sul territorio.
Se è vero che il cambiamento per i consumatori si misura ad oggi essenzialmente sul fronte dell’infotainment – ci vogliono pochissimi secondi per scaricare film, musica e giochi – in realtà il 5G troverà il suo maggiore terreno fertile in settori ben più strategici e importanti per il miglioramento della vita dei cittadini.
Industria, trasporti e sanità i tre ambiti considerati più promettenti, già pronti a beneficiare dalle possibilità offerte dalla quinta generazione mobile.
E non a caso è su questi tre settori che si sono concentrate le sperimentazioni, con l’Italia a fare da capofila in Europa con 5 città 5G volute dal ministero dello Sviluppo economico (Bari, L’Aquila, Matera, Milano e Prato) a cui si sono aggiunte Genova, Roma e Torino.
Eccolo il vero fiore all’occhiello del 5G: per la prima volta nella storia delle telecomunicazioni mobili, la latenza – il tempo che intercorre fra l’input del segnale e l’arrivo dell’informazione sul dispositivo (smartphone, tablet ecc) – non solo scende al di sotto dei 10 millisecondi (con il 4G il range è compreso fra i 10 e i 50), ma infrange la soglia dei 5 millisecondi. L’obiettivo vero è arrivare al millisecondo. Performance di questo tipo segnano un punto di svolta fondamentale: se nei trasporti ci siamo accontentati fino ad oggi di servizi tipo Google Maps o che consentono di controllare l’orario di arrivo di bus e metro, il 5G aprirà le porte all’infomobilità “intelligente”, quella che grazie alle comunicazioni veicolo-veicolo in tempo reale permetterà di evitare incidenti e strade intasate, ma soprattutto fornirà alle pubbliche amministrazioni informazioni determinanti per progettare e gestire la viabilità, ma anche per modulare l’illuminazione di strade e quartieri e tenere sotto controllo i livelli di inquinamento. E sarà grazie alla latenza del 5G che arriveranno sul mercato le auto a guida autonoma, quelle senza conducente.
Anche sul fronte dell’industria e della sanità le novità saranno senza precedenti.
La robotica è destinata a divenire protagonista in fabbriche e ospedali.
Nelle industrie per ottimizzare e spingere la produttività, negli ospedali per consentire interventi chirurgici a distanza. Si tratta solo di alcune delle applicazioni possibili. Il 5G, ne sono convinti analisti ed esperti, creerà anche nuovi posti di lavoro: competenze tecniche ma anche soft skills sono già ricercate per la gestione delle infrastrutture e la creazione di servizi innovativi. Università e aziende si stanno attivando con corsi specifici e iniziative come hackaton e premi che mirano a individuare i migliori talenti sul territorio.
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