Lo scrittore turco a Roma illustra la sua rubrica “Il signor Pa va al museo”
Nel giorno del suo compleanno c’era lo scrittore premio Nobel Orhan Pamuk a villa Farnesina, sede dell’Accademia nazionale dei Lincei, che nel frattempo ospitava una mostra sugli affreschi di Raffaello Sanzio. Non è il racconto di una fiction, ma quel che è successo lo scorso 7 giugno a Roma, in occasione del lancio del sesto numero della rivista Fmr (Franco Maria Ricci) che celebrerà il solstizio d’estate. Rivista sulla quale il saggista turco firma la rubrica “il signor Pa va al museo”. Nel nuovo numero Mr. Pa sarà di nuovo protagonista di un tour tra i capolavori del Metropolitan Museum di New York, tra i quali spicca stavolta il Ragazzo Rosso di Goya, ovvero il ritratto di Manuel Osorio Manrique de Zuñiga. Continua dunque il viaggio su Fmr di Pamuk-Pa che, con l’atteggiamento avido di conoscenza tipico del viaggiatore alle prime armi, porta i lettori nei musei del mondo, iniziando proprio dal Metropolitan in cui, nel numero 5, aveva esordito scandagliando con precisione entusiasta le Vedute di Roma di Giovanni Paolo Panini.
«Cosa ci accade, e perché, quando entriamo in un museo?»: questo si chiede il signor Pa, alter ego con cui Pamuk ha in comune anche la meticolosità dei ricordi.
Per questo, dice Pamuk, «sono fortunato ad averlo incontrato e per questo ho deciso di continuare a scrivere molte altre sue avventure».
Ospite e location fuori dal comune, insomma, ma adatti a Fmr, «la rivista più bella del mondo» fondata da Franco Maria Ricci, che sotto il segno della varietà dei colori era nata, e sotto questo stesso segno ha battezzato la quinta edizione. Numero 5 che spazia dai colori minerali (diaspri e lapislazzuli usati in alcuni capolavori dell’arte settile) a quelli della vegetazione nelle tele botaniche di Lucian Freud fino a quelli vivaci di una nuova architettura andina. È un ritorno in grande stile, e atteso da molti, quello della rivista che l’editore, grafico e collezionista Ricci, scomparso nel 2020, aveva fondato nel 1982. E nel farlo volle distinguersi nel settore dell’editoria d’arte non soltanto per la qualità dei contenuti, ma anche per la ricercatezza della veste grafica. Nel 2008 Ricci aveva venduto il marchio della rivista per inseguire un altro suo pallino, il Labirinto della Masone di Fontanellato con annessa collezione d’arte. Ma il progetto cartaceo, separato dal suo creatore, non andò bene. Così Ricci negli ultimi anni della sua vita e sua moglie Laura Casalis si impegnarono a ricomprare il marchio. Impresa che riuscì nel dicembre del 2020, con il primo numero della nuova serie di Fmr uscito nel dicembre del 2021. Bentornata raffinatezza.
In copertina: Laura Casalis e Orhan Pamuk