Una selezione di locali caratteristici per vivere la Capitale in modo originale e artistico
Le vacanze estive sono ormai terminate, siete tornati in città, al lavoro, alle vostre occupazioni quotidiane. Il mare, la montagna, la campagna o qualsiasi altro posto abbiate scelto come luogo della vostra pausa estiva appare come un ricordo. Ma questi possono tornare a vivere, essere condivisi con gli amici e magari costituire le premesse per nuovi viaggi e obiettivi non appena un fine settimana, un ponte lungo o le prossime festività consentiranno una nuova fuga dalla postazione di lavoro.
E allora perché non condividere le vostre esperienze e anche le vostre fotografie dal vivo con amici e colleghi magari davanti a un buon drink, sgranocchiando qualcosa di succulento? In questo caso Pantografo segnala tre nuove aperture a Roma. Cominciamo da LANA e dalla sua splendida terrazza, la nuova destinazione panoramica per chi ama l’arte della miscelazione e la cucina espressa. In cima a quello che un tempo era un lavatoio lanario, la terrazza si trova all’ultimo piano di Gus (Gasometer urban suites), l’edificio – oggi struttura ricettiva – nel quale fra gli anni Venti e i Novanta del secolo scorso hanno lavorato e dormito le operaie della fabbrica di lana. Dopo un’attenta opera di ristrutturazione, elementi di ferro e legno in stile industrial-chic popolano anche l’ultima ala inaugurata, quella della terrazza con vista su Monte dei Cocci, sul Colle Aventino, sul quartiere di Testaccio e sulla zona di Monteverde. Appena varcata la soglia della terrazza si trova il cuore pulsante di Lana: qui sono protagonisti il bancone lungo sei metri e la bottigliera in ferro.
A coordinare la miscelazione è il giovane bar manager Nicolò Certelli che, oltre ai grandi classici, ha introdotto una lista di cocktail di sua creazione, come il Cashmere Daiquiri a base di rum al cocco, fake lime e spuma alla mandorla, e il Vigogna G&T, a base di gin tonic dai sentori agrumati, che diventa ancora più effervescente grazie allo champagne. Se poi desiderate accompagnare il vostro cocktail con qualcosa da mangiare, potrete curiosare nel menu che prevede, per esempio, i Ravioli melanzane e pachino, i Bocconcini di pollo alla cacciatora, l’Insalata di riso con mango, avocado, gamberi e lime, le Polpette vegetariane servite su letto di hummus.
Se poi la giornata dovesse essere uggiosa e preferiste una location che vi faccia da guscio, Pantografo segnala Salotto Stadlin e Once. Il primo, nato dall’esperienza dell’omonimo e più movimentato club in zona Ostiense, è dedicato agli appassionati della cucina abbinata ai cocktail. Al locale, accogliente e nascosto dal livello della strada, si accede attraverso una piccola porta che conduce in un ambiente simile a un salotto vecchio stile. Tra pezzi di design, oggetti d’antan e luci soffuse, la sensazione è quella di rivivere l’atmosfera della Belle Époque, ma anche la stagione del proibizionismo. I bartender capitanati da Pasquale Viscito miscelano cocktail dal sapore unico con infusi e preparazioni esclusivamente fatti in casa. Nel menu si possono trovare, fra gli altri, cocktail quali Iside, a base di gin, sciroppo di tè verde al fiordaliso, succo di limone, foglie di menta e soda allo zenzero, e Osiride, con whiskey spremuta al pompelmo, miele al peperoncino e albume pastorizzato. Fra gli analcolici segnaliamo il Citrus Paradise con pompelmo rosa, limone e soda. In cucina troviamo Daniele Tullio, che propone un’evoluzione dei classici da ristorante rivisti in chiave pop e mediterranea, con un’impostazione stagionale e uno sguardo attento alle contaminazioni etniche e alle variazioni di respiro internazionale. Tra i piatti più rappresentativi ci sono la Tataki di manzo con salsa ai mirtilli e funghi saltati e la Fettuccina al ragù bianco con fonduta di parmigiano e il Cremoso alla Fava Tonka, composta di ananas e terra di cocco.
Il terzo locale, Once – Food and Mood, nasce dalla passione di un architetto per l’arte della miscelazione e per la cucina internazionale. Con un’esperienza di oltre venti anni, Giordano Cioccolini, proprietario e barman, lo ha aperto insieme a Camilla Italia, che si è avvicinata al mondo della “sala” sviluppando un grande interesse per l’ospitalità e la convivialità. Il cuore pulsante di Once è rappresentato dal grande bancone del cocktail bar, una struttura lunga ben quindici metri disposti a ferro di cavallo su tre lati e che offre la possibilità di ospitare fino a quindici clienti. Altri coperti sono dislocati nella sala e nella zona del piccolo “salotto” con i suoi accoglienti divani.
La proposta gastronomica di Once è quella di un cocktail e tapas bar con un’offerta scalabile che consente di provare i piatti anche in versione ridotta. Un insieme di signature e di idee personali di Giordano che, guidato dalla stagionalità e dalla scoperta di nuovi sapori, ha dato vita a proposte quali la personale interpretazione dell’Americano con fichi secchi e tonica all’ibiscus e il Mezcal Sour con perline di tapioca, barbabietola rossa e pompelmo, fra le altre. Il menu, studiato in fase di apertura con la consulenza di Marco Morello e oggi sviluppato da Camilla, va oltre il concetto di “portata” per proporre bocconi, stuzzichini e tapas caratterizzati da sapori internazionali. Fra le varie proposte, ci sono i Gyoza ripieni di lesso, salsa verde ocopa e carciofi croccanti, il Mantou ripieno di stracciatella alle erbe, gamberone e caviale di pompelmo, la Focaccia con spiedini di polpette indonesiane e crema di feta.
Se invece volete accogliere i vostri amici a casa, arriva in soccorso degli aspiranti barman e chef “Aperitivo Food & Drink“, il volume pubblicato da Slow food editore che propone tanti cocktail da replicare a casa e da accompagnare a proposte salate sfiziose.
In copertina: LANA, mixology & rooftop bar, Roma. (Cortesia LANA / GUS – Gasometer Urban Suites)
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