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Progetto Sure, il digital twin urbano per la sostenibilità

L’iniziativa è stata realizzata da E-geos con la collaborazione del Politecnico di Milano, Stefano Boeri Architetti, il Luxembourg Institute of Science and Technology e la Czech Academy of Sciences


Realizzare un doppio gemello digitale per simulare scenari relativi a isole di calore e allagamenti nelle aree urbane. È questo l’obiettivo del progetto europeo Sure (Smart urban resilience enhancement) che ha preso il via a novembre e che vede l’italiana E-geos (società in capo per l’80% a Telespazio e al 20% all’Agenzia spaziale italiana) nel ruolo di prime contractor del consorzio incaricato dall’Agenzia spaziale europea (Esa). Nel consorzio ci sono anche il Politecnico di Milano e Stefano Boeri Architetti nonché il Luxembourg Institute of Science and Technology e in qualità di soggetto esterno partecipa la Czech Academy of Sciences.

Il progetto Sure punta allo sviluppo di due soluzioni per il digital twin urbano. La prima per le isole di calore in cui il digital twin consentirà di individuare con più precisione i fattori che contribuiscono alle variazioni di temperatura, a identificare le aree vulnerabili e dunque a mettere a punto interventi per mitigare lo stress termico. Riguardo al digital twin per gli eventi alluvionali, si punta a simulare diversi scenari di precipitazioni, valutare i livelli di rischio di inondazione ed elaborare strategie per migliorare la resilienza e le capacità di risposta. Il digital twin urbano sarà poi integrabile nella Destine Core Service Platform (Desp) di Destination Earth, l’iniziativa della Commissione europea per sviluppare un modello digitale altamente accurato della Terra su scala globale.


Il digital twin consentirà all’identificazione dei fattori che incidono sulle variazioni di temperatura e mettere a punto interventi per ridurre lo stress termico.


L’utilizzo delle tecnologie digitali e in particolare dei digital twin sarà sempre più determinante per lo sviluppo di progetti urbani declinati in chiave di ecosostenibilità ambientale: è quanto emerge dal position paper “Digitalizzazione per la sostenibilità” a cura dell’Associazione Infrastrutture Sostenibili (Ais). Secondo le stime dell’associazione, l’implementazione di soluzioni digitali consente di abbattere fino al 30% delle emissioni di CO2 durante il ciclo di vita delle infrastrutture.

«Tecnologie come il digital twin e l’intelligenza artificiale non solo migliorano l’efficienza operativa, ma riducono anche l’impronta di carbonio rispetto ai metodi tradizionali», sottolinea Luca Ferrari, vicepresidente di Ais. L’associazione ha anche messo a punto un sistema di Kpi (Key performance indicators), in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) dell’Agenda 2030, che aiutano a valutare le performance ambientali, sociali e di governance in tutte le fasi di sviluppo e gestione dei progetti. E propone anche la creazione di una piattaforma nazionale per la gestione dei dati: l’obiettivo è ridurre del 40% gli sprechi materiali e ottimizzare l’uso delle risorse.

Sviluppare una gestione predittiva delle reti di acquedotto e fognatura attraverso l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale e la realizzazione di un digital twin è il fulcro del contratto di ricerca firmato da EmiliAmbiente – gestore del Servizio Idrico Integrato di 11 Comuni del parmense – e dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma. In dettaglio si useranno modelli di raccolta e analisi dei dati su reti e impianti in grado renderne più efficiente la gestione e la manutenzione con impatti, ad esempio, in termini di riduzione di sprechi energetici e perdite idriche, oltre che di maggiore accuratezza nella programmazione degli interventi necessari a eliminare le criticità strutturali.


Ferrari (Ais): «Il digital twin e l’IA migliorano l’efficienza operativa e abbassano l’impronta di carbonio rispetto i metodi tradizionali».


Un digital twin farà la parte del leone anche nell’ambito del progetto di ricostruzione e rigenerazione dell’Appennino centrale: lo ha annunciato il commissario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli. «Oltre ad applicare le migliori tecniche di ingegneria sismica per la ricostruzione delle abitazioni, si sta lavorando su infrastrutture strategiche e piattaforme innovative», ha detto il Commissario.

Punta su un digital twin per monitorare il verde urbano la città di Roma: «Nel 2025 la piattaforma digitale attivata per monitorare le alberature avrà un applicativo, un digital twin, aperto alla cittadinanza per raccogliere suggerimenti e segnalazioni», ha detto l’assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi, nel corso dell’audizione alla commissione Ambiente a inizio mese.

 

In copertina: ©corcom digital 360

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