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Da Possagno al Sulcis, quando il marketing territoriale fa leva sulla cultura

Quattro progetti per una rinnovata bellezza


Valorizzazione del patrimonio culturale e promozione dei borghi e del loro tessuto locale, un museo più accessibile per tutti, ma anche l’arte come risorsa e come leva per l’inclusione nelle scuole: sono questi i contenuti dei quattro progetti premiati dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza (Fipb) – scelti tra gli oltre 70 arrivati da ogni angolo della Penisola nell’ambito di un bando lanciato a settembre 2020 per il sostegno di programmi di comunicazione dedicati al turismo e alla cultura.


Dal Veneto alla Sardegna, i vincitori sono: il MUDIS – Museo diffuso in Sardegna e il Museo Gypsotheca Antonio Canova in Veneto – che riceveranno un premio in denaro di 30mila euro ciascuno, con cui finanziare la propria comunicazione – insieme ai Borghi Sibillini (Marche) e al progetto Mus-e, diffuso in tutta Italia, per i quali è previsto un voucher di pari valore per realizzare un’attività di branding


Ripartire dalla bellezza. La Fondazione, istituita nel 2014, punta a comunicare e celebrare il Belpaese, la sua unicità e la sua bellezza, intesi nella loro accezione più ampia e universale e come parte indissolubile della cultura e dell’identità: «Ripartire dalla bellezza vuol dire ricordare che il suo valore va ben oltre il solo senso estetico: è storia, territorio, ricerca, avanguardia e creatività progettuale, scienza e cultura» ha dichiarato Maurizio di Robilant, presidente di Fipb. «L’iniziativa ha avuto un richiamo inaspettato confermando l’unicità della nostra proposta operativa: l’offerta di un sostegno professionale allo sviluppo della leva comunicativa che tante organizzazioni del terzo settore faticano a mettere in atto» ha aggiunto di Robilant. Ancora una volta la bellezza diventa una risorsa strategica dalla quale il Paese può ricominciare.

I progetti premiati nel dettaglio:

L’Associazione Museo Diffuso dell’Insediamento Sparso (MuDIS) è una realtà che nasce e lavora per tutelare il patrimonio ambientale e culturale nel Sulcis, un territorio rurale nel Sud della Sardegna, dove sono ancora presenti i tradizionali “furriadroxius” e “deimedaus”, una sorta di fattorie agro-silvo-pastorali. L’obiettivo del progetto è trovare un sistema virtuoso di sviluppo e tutela di economie basate sulle produttività locali (legate al cibo, all’artigianato, al design oppure al teatro) attraverso una serie di iniziative ed eventi che mettano in contatto esperti e talenti esteri con la comunità locale, al fine di creare legami solidi, che portino a una nuova comprensione della “ruralità attiva”.

Il Museo Gypsotheca Antonio Canova a Possagno (Treviso) è un complesso architettonico e culturale che accoglie i gessi di tutte le più importanti testimonianze dell’arte scultorea del Canova (sculture, rilievi, bozzetti, dipinti) raccolti nel momento della sua morte nel suo studio romano.
Il Museo, già dal 2018, ha intrapreso un percorso di rivalorizzazione e promozione del patrimonio canoviano, per renderlo più fruibile sia in presenza che virtualmente: la Gypsotheca prevede di avviare una campagna di comunicazione con un nuovo sito web e con virtual tour integrato, ma anche il rifacimento degli apparati didascalici interni, nonché la creazione di un’audioguida del museo, che combini informazioni aggiuntive per i visitatori con una maggiore accessibilità museale, grazie a sezioni dedicate ai visitatori non vedenti e ai bambini. L’intero progetto vedrà la luce entro il 2022, quando si celebreranno tra l’altro i 200 anni dalla morte dell’artista.

Ala Scarpa, cortesia © Fondazione Canova

Le Marche ripartono dai borghi: il programma nato dalla volontà degli undici paesi dell’Unione Montana dei Sibillini punta tutto sulla bellezza e sull’estrema varietà dei paesaggi, sugli aspetti enogastronomici e sull’ambiente naturale. I borghi (Amandola, Comunanza, Force, Montedinove, Montefalcone Appennino, Montefortino, Montelparo, Montemonaco, Rotella, Santa Vittoria in Matenano, Smerillo), carichi di identità e storia, si uniscono per celebrare la loro unicità e le loro eccellenze, creando un network territoriale che mira alla crescita e allo sviluppo del territorio marchigiano. Luoghi incontaminati, genuini, che permettono ai visitatori di riscoprire tradizioni e un diverso modo di vivere, attraverso il turismo lento.

Borghi Sibillini. Ph. © Sally D’Erasmo

La onlus Mus-e Italia, ancora, ha un obiettivo ambizioso: portare l’arte (declinata in musica, danza, teatro o arti visive) nelle scuole primarie, facendo in modo che la scoperta della bellezza diventi un mezzo per generare per tutti i bambini inclusione, empatia, creatività e partecipazione. Fondata nel 1999 e presieduta da Alessandro Garrone, l’associazione ha coinvolto negli anni circa 12mila bambini provenienti da scuole elementari e dell’infanzia di tutta Italia, da Torino a Lecce, da Brescia a Genova, da Napoli a Bologna, passando per Roma.
Ogni percorso di Mus-e è gratuito, sia per le scuole che per le famiglie, dura tre anni e si rivolge in particolare a quegli istituti inseriti in contesti difficili, alle periferie e a tutte quelle zone che risentono maggiormente della povertà educativa e dell’offerta culturale per i più piccoli.


Per cercare di supportare anche le altre realtà che hanno partecipato al bando, la Fondazione Italia Patria della Bellezza ha dato vita a una collaborazione con la rivista Lonely Planet Italia, raccontando il talento tutto italiano per la bellezza


In copertina: Ala Ottocentesca, Possagno. Cortesia © Fondazione Canova

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