Più di 200 sindaci e delegati da tutto il mondo nella città emiliana il 24 giugno, per parlare di cibo e ambiente
Un elogio della lentezza e del buon vivere. Concetti che, partendo dall’alimentazione, si vuole estendere più in generale allo stile di vita: al modo di muoversi, all’aria che si respira, all’ambiente in cui si vive. E dove se non a Parma, dal 2105 città creativa Unesco per la gastronomia. Proprio a Parma lo scorso 31 maggio è andata in scena la conferenza stampa di Cittaslow International. Appuntamento mirato ad anticipare l’Assemblea internazionale che avrà luogo sempre nella città emiliana il prossimo 24 giugno, ma anche il primo Summit internazionale delle Cittaslow d’acqua dolce, che si terrà il 23 giugno a Polesine Zibello (Pr). «Parma ha una responsabilità forte – ha sostenuto il sindaco della città emiliana Michele Guerra – che ci viene dal riconoscimento Unesco che vogliamo onorare quotidianamente portando avanti la sfida più difficile: creare coscienza e consapevolezza nei cittadini. Rallentare significa far sì che gli obiettivi che ci siamo posti – ha proseguito – penetrino davvero dentro le nostre città e questo è possibile solo responsabilizzando e sensibilizzando tutti i cittadini. Per questo abbiamo bisogno di eventi come Cittaslow, che vengano nelle nostre realtà per farci confrontare sulle prospettive alle quali guardare, basandoci sul sistema sinergico pubblico-privato che già da anni Parma ha costruito fruttuosamente», ha concluso Guerra.
Parma è fulcro della “food valley” italiana nonché una delle città con il maggior numero di prodotti tipici tutelati da marchi di qualità: per menzionare solo i più noti il prosciutto di Parma, il Parmigiano reggiano, il Culatello di Zibello (il cui consorzio è sponsor dell’Assemblea Cittaslow), tutti prodotti Dop.
E dunque, Parma come emblema del cibo. È questa caratteristica che Cittaslow International ha voluto rimarcare nella scelta della location. La cultura gastronomica infatti è uno degli aspetti fondamentali per l’associazione, nata su ispirazione di Slow Food e del lavoro di Carlo (Carlin) Petrini.
Il movimento Cittaslow, fondato nel 1999 a Orvieto, punta a estendere la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano: lentezza positiva, economia circolare, resilienza, sostenibilità, cultura e giustizia sociale.
L’obiettivo delle Città del buon vivere che aderiscono a Cittaslow, il cui slogan è “innovation by tradition”, è quello di conservare le tradizioni della comunità, trasmettendo memoria e conoscenza alle nuove generazioni, per renderle consapevoli del loro patrimonio culturale.
Ma anche promuovere e applicare innovazione tecnologica, di sistema e gestione, a favore della sostenibilità.
Più di 200 sindaci e delegati da tutto il mondo si riuniranno a Parma per l’Assemblea internazionale di Cittaslow 2023. Tra i temi previsti: il 550esimo anniversario della nascita di Nicolò Copernico (1473), il premio Chiocciola orange awards 2023 per i migliori progetti nelle Cittaslow mondiali, l’Agroforestazione e la Forest school: progetti di politica forestale per contrastare il climate change ed educare all’ambiente. E ancora, lavori che da anni l’associazione porta avanti, ad esempio Metropolis, Education, Tourism e CittaslowBee, in difesa degli insetti impollinatori.
Oltre al patrocinio di Comune di Parma e Camera di commercio di Parma, l’assemblea Cittaslow avviene con il supporto fondamentale della Fondazione Parma città creativa Unesco per la gastronomia.
In copertina: città di Parma, aerea
