Otosan e Hiromi Cake aggiungono all’offerta di ristorazione capitolina ricette tipiche, anche di pasticceria, servite in luoghi accoglienti e dalle linee pulite
“Otosan” e “Hiromi Cake” sono i due nuovi punti di riferimento a Roma per chi ama la cucina giapponese. Entrambi della stessa proprietà che qualche anno fa ha aperto “Okasan” ai Parioli, il primo ricorda un izakaya, la tipica trattoria giapponese, e si trova nel quartiere Trieste, la seconda è una pasticceria tutta al femminile in zona Prati. Quest’ultima, oltre a vendere i propri dolci al dettaglio, li fornisce a “Otosan”. Qui troviamo lo chef Aki Kobayashi e il Maestro sushi Fumio Saito. In cucina Kobayashi prepara i piatti caldi mentre per Saito c’è una zona allestita per lo show cooking dove preparare il sushi davanti agli avventori, esprimendo quella che in Giappone è considerata una vera e propria arte.
Tra le specialità di “Otosan” c’è l’okonomiyaki, ricetta tipica della regione del Kansai: letteralmente okonomi sta per “ciò che vuoi” e yaki significa “alla griglia”. Chiamato la “pizza di Osaka”, questo piatto agro-dolce è simile a una frittata cucinata sulla piastra con vari ingredienti, dalla carne ai molluschi fino alle verdure.
Gli interni, dai toni caldi e dall’atmosfera avvolgente anche grazie all’uso di materie prime naturali come il legno massello di rovere, sono stati realizzati da Leonardo Venezia di Concretelab (che si è occupato anche del progetto per “Hiromi Cake”). La particolarità? Le lampade a forma di cappelli: «Sono dei pezzi unici che abbiamo fatto realizzare per richiamare la figura del samurai che durante la guerra si nascondeva dietro questo capo per sembrare un contadino», spiegano i proprietari.
Se la presenza degli izakaya in Italia comincia a diffondersi già da qualche tempo, la pasticceria tradizionale giapponese, nel caso di “Hiromi Cake” tutta al femminile, rappresenta una vera e propria novità. Quando si pensa alla cucina nipponica, almeno nel nostro Paese, il riferimento è ai grandi crudi e comunque a piatti salati. Difficile che si trovi nel menu un dolce preparato realmente secondo tradizione.
“Hiromi Cake” permette finalmente di esplorare il mondo goloso e colorato dei dolci tradizionali giapponesi.
Sul bancone un’offerta a metà tra i classici wagashi e gli yogashi. A base di farina di riso, fagioli azuki, patate dolci, ma anche sesamo, soia, agar-agar (la gelatina vegetale di alghe), tè matcha e uso ridotto dello zucchero, questi dolci appaiono come piccole opere d’arte che, per essere perfette secondo la cucina giapponese, devono essere appaganti sia per il palato sia per la vista. Fra i più tipici ci sono i Dorayaki, simili a pancake con una farcitura di fagioli rossi; fra quelli più apprezzati dagli occidentali c’è il Kuro, una mousse al cioccolato fondente.
Accomunate dalla stessa passione, dietro al bancone di via Fabio Massimo lavorano la pastry chef Hiromi e altre tre ragazze giapponesi. Il piccolo laboratorio? Colorato come i dolci che ospita, moderno, accogliente e con una grafica deliziosa.
INGREDIENTI PER L’IMPASTO
Uova 150gr
Zucchero 150gr
Miele 25gr
Mirin 15gr
Sale 1 pizzico
Acqua 50ml
Farina per dolci 180gr
Baking 7gr
Acqua 50ml
PREPARAZIONE DELL’IMPASTO
Frullare i primi 5 ingredienti. Aggiungere la prima parte di acqua e mescolare. Unire la farina e il baking setacciati prima nell’impasto. Mescolare e fare riposare per 15 min. Aggiungere e amalgamare l’ultima parte di acqua.
Mettere una padella su fiamma. Quando la padella diventa calda abbassare la fiamma e aggiungere l’olio di semi. Versare l’impasto in forma di cerchio e girarlo quando si vedono comparire sopra delle bolle.
INGREDIENTI PER FARCITURA
Fagioli Azuki 200gr
Acqua 450ml
Zucchero 200gr
PREPARAZIONE DELLA FARCITURA
Lavare e versare gli Azuki in una pentola con abbondante acqua. Bollire per un paio di minuti. Cambiare l’acqua e cuocere di nuovo per paio di minuti. Cambiare di nuovo l’acqua e cuocere con 450ml di acqua nella pentola a pressione per 30 minuti. Far riposare per 15 minuti. Aggiungere lo zucchero e cuocere a fiamme media girando fino a ottenere una giusta consistenza.
Prendere un disco di impasto e farcire con la marmellata di Azuki. Coprire con un altro disco e chiudere i bordi leggermente.
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