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Una nuova era per la tv italiana. Dal 2021 inizierà il vero e proprio switch off

Cosa cambia, i bonus e dove trovare tutte le informazioni per mettersi in linea


La Tv italiana entra ufficialmente nell’era del Dvb-T2, la seconda generazione del digitale terrestre. Un’evoluzione tecnologica che comporterà lo switch off del “vecchio” standard in una roadmap che vedrà coinvolte progressivamente tutte le regioni fino alla deadline del 2022, anno in cui il Dvbt-2 entrerà definitivamente in uso in tutto il Paese e in cui, dunque, la ricezione dei programmi Tv sarà possibile esclusivamente con televisori o decoder dotati dei nuovi standard trasmissivi e di codifica (Dvb-T2/Hevc). E già dal 1° settembre 2021 i televisori e i decoder di prima generazione – quelli che non permettono la visione di programmi in alta definizione (HD) – dovranno essere sostituiti. Stando alle stime più recenti la platea interessata dallo switch off ammonta a circa il 35% della popolazione italiana.

Se i televisori acquistati a partire dal 2017 sono già compatibili con il Dvb-T2 e quindi abilitati alla ricezione dei canali senza alcun problema – è sufficiente risintonizzare i canali attraverso il menu – per tutti gli altri apparecchi sarà necessario dotarsi di un decoder o in alternativa acquistare un nuovo televisore.


Per l’acquisto dei nuovi apparecchi – televisori e decoder – il governo ha stanziato 150 milioni di euro, utilizzabili fino al 31 dicembre 2022 dalle famiglie italiane con Isee fino a 20mila euro.


Per l’acquisto dei nuovi apparecchi – televisori e decoder – il governo ha stanziato 150 milioni di euro, utilizzabili fino al 31 dicembre 2022 dalle famiglie italiane con Isee fino a 20mila euro. Il “Bonus Tv” da 50 euro per famiglia (ma è inferiore se il prodotto costa meno di 50 euro) può già essere utilizzato, anche nel caso di acquisti online – la richiesta di bonus va fatta compilando il modulo scaricabile dal sito del Ministero dello Sviluppo economico – e il Mise sul proprio sito Internet ha messo a disposizione anche la lista dei dispositivi compatibili con il nuovo standard (https://bonustv-decoder.mise.gov.it/prodotti_idonei).

È stata creata inoltre una sezione ad hoc in cui sono a disposizione tutte le informazioni relative alla nuova “era” tecnologica, un vademecum per mettersi in linea per evitare di restare senza “segnale” televisivo (https://www.mise.gov.it/index.php/it/assistenza/domande-frequenti/2040488-bonus-tv-decoder-di-nuova-generazione-domande-frequenti-faq).

La migrazione è partita il primo gennaio di quest’anno, ma non comporterà particolari disagi al netto della risintonizzazione dei canali. Dal 2021 invece inizierà il vero e proprio switch off. E quindi sarà necessario dotarsi dei nuovi dispositivi compatibili.  Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige le regioni che passeranno al nuovo standard entro la fine del prossimo anno. Dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 sarà la volta di Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Sardegna. A seguire, dal 1° aprile al 30 giugno 2022, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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