Nella Manifattura di Rovereto la start up con il designer Tiziano Guardini realizza vestiti, scarpe e accessori
È stata lanciata la prima collezione di moda al mondo realizzata con un biomateriale vegetale derivato dalle vinacce. L’idea è tutta made in Italy ed è firmata Vegea, start up milanese fondata dall’architetto Gianpiero Tessitore e dal chimico industriale Francesco Merlino, che dal gennaio 2017 hanno scelto di trasferirsi a Rovereto, in Trentino, negli spazi del Progetto Manifattura, incubatore che dà spazio alle idee di innovazione sostenibile.
Vestiti, sneaker, décoletté e borse, firmati dal designer Tiziano Guardini. “Eravamo decisi a trovare soluzioni in linea con l’economia circolare per il settore della moda – spiegano Tessitore e Merlino -, così abbiamo intrapreso un percorso di ricerca investendo sullo sviluppo di una nuova tecnologia innovativa per la produzione di tessuti tecnici a base vegetale”. Grazie alla collaborazione con alcuni centri di ricerca specializzati nella sintesi di macromolecole, Vegea ha quindi condotto uno studio su diverse matrici dell’agroindustria, che ha consentito di identificare la vinaccia, l’insieme di semi e bucce dell’uva che rimane dopo la produzione di vino, come materia prima. Sposando la moda con il vino, è nato un nuovo business.
Studiare, creare e proporre valide alternative per il mondo della moda che siano animal-friendly ed ecosostenibili
Gianpiero Tessitore e Francesco Merlino, fondatori di Vegea
Oltre a rappresentare una valida alternativa al settore conciario e all’utilizzo della pelle animale per la realizzazione di abiti e accessori, il nuovo biomateriale è anche una soluzione ecologica rispetto ai prodotti con cui si compone oggi l’abbigliamento, spesso sintetici, come l’acrilico, il nylon o il poliestere, e/o derivanti dal petrolio. “Crediamo che ora sia davvero giunto il momento di studiare, creare e proporre valide alternative per il mondo della moda che siano animal-friendly ed ecosostenibili” hanno commentato i due fondatori di Vegea.
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