Cartapesta, ceramica e porcellana creano un link tra il territorio campano e la Cina
Un artista cinese a Napoli. Liu Jianhua è il protagonista della mostra Monumenti che aprirà al pubblico dall’8 dicembre 2018, al 21 marzo 2019, nel chiostro di Santa Caterina a Formiello, nel quartiere popolare di Porta Capuana. Con un’opera site specific curata da Demetrio Paparoni e realizzata per la Fondazione Made in Cloister, il cuore della Napoli antica si popola di 23 colonne maiolicate che fanno da base ad altrettante storie di viaggi e vite. Sono migranti, uomini e donne che hanno solcato terre e mari e attraversato confini per ricominciare tutto in un altrove che non era casa, non più e non ancora.
Arte, cultura e tessuto sociale si intrecciano nell’operazione promossa dai fondatori di Made in Cloister, Rosa Alba Impronta e Davide De Blasio.
Monumenti si presenta come un’operazione di comunicazione che parla della relazione tra l’artista e il quartiere popolare e multietnico di Porta Capuana. Per rendere vivi i suoi Monumenti, per la preview del 7 dicembre sui piedistalli saliranno i migranti stessi.
“Costruire monumenti per la classe inferiore – spiega l’artista cinese Liu Jianhua – e mostrare le loro vite e atteggiamenti in uno spazio pubblico significa innescare conversazioni tra diverse classi sociali”. Per loro Liu Jianhua erge i suoi Monumenti. Un’opera complessa che parla al presente, in cui convergono saperi e tradizioni artigiane che uniscono mondi e culture, proprio come i migranti che ne sono protagonisti. Uno sguardo politico ed intimo, che inverte le gerarchie.
Cartapesta. Le 23 strutture monumentali, alte circa 2 metri, sono grandi piedistalli in ceramica, pennellata a mano dai maestri decoratori della Ceramica di Vietri Francesco De Maio, su cui poggiano sculture di migrati che hanno viaggiato da tutte le parti del mondo e sono giunti a Napoli dove ora vivono e lavorano. Al centro del chiostro una scultura in cartapesta raffigurante una madre e sua figlia. Sono sculture a grandezza naturale raffiguranti persone autentiche, tutte realizzate dall’artigiano Carlo Nappi, esperto della tradizionale lavorazione della cartapesta che accomuna il territorio campano alla Cina.
Ceramica. Ciascuna facciata dei 23 monumenti, rivestita in ceramica, ha un colore diverso per un totale di 92 sfumature: arancio, azzurro, blu, giallo, grigio, lilla, nero, rosso, verde, viola. “Colonne come maestosi mosaici antichi – spiegano dall’azienda di Nocera Superiore – largamente utilizzati nella Napoli dell’700 per adornare le antiche chiese e le dimore private dei nobili e quindi declinati dall’artista ad autorevoli elementi decorativi come simbolo della nobiltà a sostegno di una società indigente”.
“La produzione e l’uso di piastrelle di ceramica a Napoli – spiega Liu Jianhua – ha una lunga e ricca storia. Possiamo ancora vedere alcune di queste fantastiche decorazioni a Pompei”.
Spero di continuare questa straordinaria storia in Monumenti e di rovesciare l’immagine stereotipata del monumento.
Liu Jianhua
Porcellana. Tutto intorno all’installazione, duemila fiori di porcellana bianca di Capodimonte la cui delicatezza evoca la fragilità delle vite dei migranti, realizzati dall’artista nella bottega dell’artigiano Pasquale De Palma e prodotti poi dagli studenti e dai maestri ceramisti dell’Istituto ad Indirizzo Raro della Ceramica e della Porcellana Caselli – De Sanctis, continuatori della tradizione artigianale della Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte.
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