Dolce&Gabbana, Intesa San Paolo e la rivista di design raccolgono fondi per la Fondazione Humanitas per la Ricerca
Moda, design e solidarietà ai tempi del Coronavirus: è questa la ricetta vincente di una partnership a scopo solidale siglata tra la maison d’alta moda Dolce&Gabbana, la Fondazione Humanitas per la Ricerca, Intesa San Paolo e la storica rivista Domus.
Tutto nasce dall’idea della di casa moda di ispirare la sua collezione uomo primavera-estate 2021 all’Hotel Parco dei Principi di Sorrento, uno dei capolavori dell’architetto milanese Gio Ponti, inaugurato nel 1962 e frutto del suo sodalizio con l’ingegnere napoletano Roberto Fernandes. Un edificio dove dominano le sfumature cromatiche delle ceramiche bianchi e blu, colori ai quali si sono ispirati i due stilisti siciliani per la realizzazione dei loro capi.
La sfilata, che in pieno stile post-pandemia si è tenuta nella forma online-offline, è stata trasmessa in diretta dal parco del Campus della Humanitas University di Milano sulla piattaforma della prima Digital Fashion Week della Camera della Moda, e successivamente pubblicata in una serie di pillole-video sull’account ufficiale Instagram della maison. Ed è proprio la figura di Gio Ponti ad avere fatto da tramite tra Dolce&Gabbana e la rivista di design Domus, della quale l’architetto era stato uno dei fondatori.
In un’ottica di sinergia e collaborazione in chiave artistica, il magazine ha per la prima volta “cavalcato le passerelle”, mettendo a disposizione, su invito degli stiliti, alcune tra sue le più iconiche copertine, poi raccolte in una testimonianza video con gli interventi di Maria Giovanna Mazzocchi, editore della rivista, e del direttore editoriale Walter Mariotti.
«L’architettura, il design, l’arte si incontrano con la moda, lo stile, la creatività. Domus e Dolce&Gabbana condividono oggi lo stesso campo semantico confermando la lungimiranza eccezionale quanto attuale di Gio Ponti. Dolce&Gabbana, così come fa Domus, rievoca luoghi fisici e smantella luoghi comuni per trasformarli in mitologie. Ne è un esempio l’italianità: la costruzione dell’identità culturale italiana negli ultimi vent’anni anni passa senza dubbio dalla revisione degli stereotipi che il brand, attraverso le sue molteplici azioni, ha offerto. Un esercizio di stile e un’operazione concettuale che è radicata nel DNA di Domus al pari della volontà di creare, difendere e promuovere, una nuova estetica del bello» ha dichiarato Mariotti.
Ma non solo arte, moda e architettura. Il défilé è stato infatti parte di un evento speciale, promosso insieme ad Intesa San Paolo, per raccogliere fondi a favore del progetto di Fondazione Humanitas per la Ricerca, con cui la clinica e polo universitario milanese vuole continuare la sua battaglia al Covid-19.
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