A maggio un festival sulla cultura del progetto e la cultura d’impresa
Milano non smette di sorprendere: ad un mese di distanza dalla Milano Design Week, che ha animato la città di creatività e innovazione, dal 23 al 26 maggio la capitale economica del nostro Paese ospiterà la prima edizione di BIG – Biennale Internazionale Grafica.
Quattro giorni interamente dedicati al design della comunicazione e alle culture visive, con mostre, installazioni, talk, workshop, progetti sociali ed eventi a ingresso gratuito diffusi in tutta la città a partire dall’hub principale del Milano Certosa District, polo della manifestazione, insieme alla sede istituzionale dell’ADI Design Museum, per poi diffondersi in tutta la città in collaborazione con importanti istituzioni culturali, dai musei alle gallerie, dalle scuole alle università, fino agli archivi, studi grafici e librerie con Hoepli come riferimento privilegiato per l’editoria.
Tutto parte da marzo 2022 e in particolare dal Milano Graphic Festival che ha visto più di 20mila visitatori andare alla scoperta di oltre 80 eventi. Da qui prende vita un’idea di Francesco Dondina che con il patrocinio di Comune di Milano, Aiap Associazione italiana design della comunicazione visiva, Agi Alliance Graphique Internationale, ADCI Art Directors Club Italiano e AIS Design, avvia l’evento con cadenza biennale e un profilo internazionale, con l’obiettivo di promuovere l’arte grafica al di fuori della cerchia ristretta degli addetti ai lavori, per favorire una corretta percezione della disciplina e del suo ruolo da parte del grande pubblico.
Per farlo, BIG affronta una serie di argomenti trasversali che danno vita a occasioni di confronto e dibattito: dalla riqualificazione urbana all’ambiente, dall’identità di genere alla formazione, con un focus particolare sulla città, i giovani e la sostenibilità. La manifestazione intende attivare relazioni virtuose tra cultura del progetto e cultura di impresa e, infine, valorizzare i percorsi di ricerca rivolti alla sfera sociale.
In programma, infatti, diversi progetti realizzati in collaborazione con le comunità locali e le istituzioni educative e riabilitative che incoraggiano l’utilizzo della comunicazione visuale come veicolo di apprendimento e come strumento per l’espressione della soggettività. Ad esempio, partendo dal libro di Massimo Mantellini “Dieci splendidi oggetti morti”, si propone un workshop per raccontare il graphic design ai bambini attraverso alcuni oggetti che sono cambiati sotto i nostri occhi: dalle mappe al telefono, dalla penna alla lettera, dalla macchina fotografica ai giornali. I partecipanti saranno anche guidati, attraverso la tecnica del collage, a realizzare manifesti ispirati ai lavori dei grandi artisti.
Per la sua prima edizione, infine, stringe una collaborazione virtuosa con il festival Graphic DaysⓇ di Torino, grazie a uno scambio reciproco di iniziative e progetti, in particolare con la mostra SIGNS e l’esposizione dedicata alla call Neologia.
Inoltre, Hoepli lancerà una call rivolta a graphic designer under 30 per avviare una nuova collaborazione editoriale.
Si tratta della seconda edizione dell’Hoepli Graphic Contest, che nella sua prima edizione ha visto tre vincitori per altrettante collaborazioni. Una giuria con Fabrizio Falcone (Type designer), Laura Gorini (editor Hoepli), Claude Marzotto e Maia Sambonet (studio òbelo) selezionerà un vincitore o una vincitrice per progettare un nuovo manuale del catalogo Hoepli.
In copertina: ©biennaleinternazionalegrafica.com
©RIPRODUZIONE RISERVATA
