La città pugliese sceglie la via della cultura per ripensare al suo futuro. Dal 18 al 30 giugno la manifestazione organizzata dall’Orchestra della Magna Grecia. Tra gli ospiti l’architetto Cucinella, il jazzista Bosso, il designer Novembre, solo per citarne alcuni
La città è viva, pulsa di musica e arte, di armonie e architetture. Taranto disegna la strada maestra per il suo futuro. Tutto parte della nuova stagione culturale della città: istituzioni, artisti e cittadini. La scelta è chiara: Taranto è in moto per una nuova storia della città. Lo fa iniziando con il MAP festival, in programma dal 18 al 30 giugno 2021. Un viaggio nei linguaggi che si intrecciano tra spazio e suono. Tra gli ospiti l’architetto Mario Cucinella, lo scrittore e giornalista Stefano Bartezzaghi, ma anche Rainer Kern, direttore artistico del festival Enjoy Jazz di Mannheim e riferimento per le città creative Unesco che hanno fatto della musica il loro driver. Spazio anche alla creatività con la cracking art del designer Fabio Novembre. E naturalmente tanta musica con l’Orchestra della Magna Grecia, tra gli altri il concerto di Fabrizio Bosso e Paolo Silvestri, e la partecipazione della direttrice d’orchestra Gianna Fratta. E ancora Alessandro Quarta e Giovanni Sollima.
MAP, acronimo di Musica, Architettura e Parallelismi, propone una riscrittura della città che punta alla valorizzazione e alla promozione del concetto di design sotto ogni declinazione.
E, a partire dalla musica, esplora il panorama della produzione artistica dialogando con il patrimonio culturale a tutto tondo per il rilancio della città. L’idea del MAP è nata nell’anno dei festeggiamenti per i 50 anni della Concattedrale Gran Madre di Dio di Taranto, opera del grande architetto e designer Gio Ponti, e dalla considerazione della sua visione di città espressa magistralmente nel testo per il teatro “Il Coro Cronache Immaginarie”, scritto nel 1944 e di straordinaria attualità.
«La cultura vive in una serie di parallelismi – racconta il maestro e direttore dell’Orchestra della Magna Grecia, Piero Romano – , che qui vengono articolati, tradotti in appuntamenti e in concerti, in talk e in lectio magistralis perché la cultura si condivide, si racconta».
Sarà anche un’occasione per ragionare su Taranto come città creativa, infatti il festival dopo i suoi appuntamenti sarà in campo con tavole rotonde e dibattiti per sviluppare e riflettere su questa occasione.
Tra gli appuntamenti musicali, grande attesa il 18 per il concerto alla Concattedrale Gran Madre di Dio dal titolo “Il cuore dell’anima” con l’Orchestra della Magna Grecia, Fabrizio Bosso (tromba jazz) e Paolo Silvestri (direttore). La Concattedrale sarà la grande protagonista. «Concattedrale che con la sua realizzazione ha modificato completamente il concetto di quartiere, un quartiere nato con la costruzione proprio di questa architettura, volano per una comunità, per nuova socialità», racconta Romano.
È una città che guarda al futuro. Come l’originale progetto “I quadri sonori”. Hanno un’anima i nostri luoghi del cuore? La storia, l’arte, le tradizioni e l’appartenenza alla comunità ce li fanno sentire vicini, caldi ed emozionanti rendendoli unici, insostituibili. Ma adesso i luoghi del cuore avranno anche un’anima musicale. Chiese, musei, saranno sonorizzati. Ad inaugurare il ciclo di attività è stato invitato il maestro Remo Anzovino, Nastro d’Argento per la Musica dell’Arte. Il popolare compositore e pianista, eseguirà una sua composizione originale ispirata alla Concattedrale Gran Madre di Dio, insieme all’Orchestra della Magna Grecia, che sarà registrata nel suo luogo di destinazione nel prossimo settembre e sarà fruibile entro l’anno.
Il progetto pluriennale è un percorso di sonorizzazione e consiste nell’affidare ad ogni artista un luogo specifico da musicare (monumenti, lungomare, piazze, monumenti, antichi manufatti, ecc.).
Con Remo Anzovino abbiamo dato residenza artistica ad uno dei compositori italiani di assoluto valore perché con la conoscenza della città e dalle vibrazioni da lui avvertite nei diversi sopralluoghi, possano ispirare sonorizzazioni originali e specifiche degli stessi siti visitati. Nei luoghi prescelti, inoltre, saranno realizzate registrazioni degli eventi.
Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia
Tra le mostre l’esposizione dei leggii con le frasi più celebri sulla musica pronunciate da architetti e dai musicisti sull’architettura. L’esposizione è curata dall’Ordine degli Architetti di Taranto e dall’Orchestra della Magna Grecia. Al MArTa – Museo archeologico, “So strange… so music! La musica si vede”, quando la musica diviene immagine, design e innovazione. Allestimento a cura dell’architetto Danilo Guerricchio.
Il festival sarà uno spazio di riflessione, ricerca e creatività per la crescita culturale del territorio. Il MAP Festival è promosso dal Comune di Taranto, dall’Arcidiocesi di Taranto e dall’Istituzione Concertistica Orchestrale ICO della Magna Grecia, con il patrocinio della Regione Puglia, nell’ambito della Programmazione Puglia Sounds Live 2020/2021.
Immagine di copertina Concattedrale Gran Madre di Dio. Ph. © Alessio Lojk (opera propria) via Wikipedia
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