Quattro percorsi dedicati alle arti per nuove prospettive di ricerca e progetti culturali
Torna ad aprile la quarta edizione della Scuola di Palazzo Te, il dipartimento educativo di Fondazione Palazzo Te diretto da Stefano Baia Curioni, che propone un percorso di interventi per attivare e coinvolgere le comunità, legittimando e sostenendo le capacità creative del territorio.
Ospitata nella villa giuliesca, anche questa edizione prosegue la mission di accrescere la qualità dell’attenzione e la capacità di progetto nel campo della produzione culturale contemporanea e si articola nei moduli Studiare Arte e Fare Arte, con quattro corsi dedicati alla storia dell’arte, alle discipline della pittura e della danza, e alla conservazione digitale.
Ad accogliere gli oltre 80 partecipanti (studenti, insegnanti, storici dell’arte, artisti, artigiani, operatori e mediatori culturali, designer, restauratori, creativi) ci saranno i maestri Stefano Arienti, Carlos Bayod, Guido Rebecchini, Stefania Gerevini, Lino Reduzzie e Virgilio Sieni,
In linea con la stagione espositiva 2022 di Palazzo Te Mantova: l’Arte di vivere, i programmi didattici di quest’anno si concentrano sulla relazione tra patrimonio, tradizione, linguaggi ereditati, antiche capacità artigianali e manifatturiere. L’intenzione è quella di ispirare nuove prospettive di ricerca, nuovi progetti culturali e formare alle capacità necessarie alla loro attuazione.
Proprio in quest’ottica, è stato introdotto nel piano di studi il corso in conservazione digitale curato da Factum Foundation, che tratterà delle pratiche di digitalizzazione e riproduzione 3D dell’artigianato artistico e delle opere d’arte rinascimentali. «La Scuola – ha detto Baia Curioni – consente di andare a fondo, di condividere pratiche di conoscenza e di creatività: consente in altri termini di dare fondamento ultimo e reale al rapporto con le arti per la nostra vita».
I corsi sono strutturati come residenze in cui artisti, docenti e allievi condividono esperienze immersive, secondo un modello di apprendimento collaborativo.
Per partecipare è necessario iscriversi compilando il bando disponibile sul sito della Fondazione Palazzo Te. A corollario dei corsi verrà organizzato anche un programma pubblico di appuntamenti serali, pensati per aprire le attività della Scuola a tutta la comunità mantovana e per fornire un’occasione di approfondimento.
Studiare arte. Il progetto, che si articola in due distinti percorsi, è organizzato per il secondo anno con il Courtauld Institute of Arts di Londra, è dedicato a stimolare un esercizio di attenzione alle forme delle strutture architettoniche, della pittura, dei disegni e degli oggetti di Giulio Romano, premessa necessaria e fondamentale per una conoscenza della storia dell’arte intesa come atto di cultura contemporanea.
Si esplorerà la relazione tra forme degli oggetti, materiali dai quali erano ricavati, e loro funzioni, sia dal punto di vista dell’uso sia da quello simbolico e rappresentativo. Si metterà infine a confronto il caso di Palazzo Te con quello di Palazzo Ducale.
Fare arte. Tra i temi anche quello della cura della città, attraverso l’attenzione ai linguaggi del corpo, lavorando sul tema dell’oggetto dimenticato e la magia dell’apparizione del corpo.
Luce di tracce. Qui l’attenzione è rivolta ai borghi e si prevede un laboratorio di cinque incontri e performance pensata appositamente per il borgo di Rivalta sul Mincio, con un percorso per creare un’opera collettiva attraverso l’immersione del gesto nel paesaggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA