Giunto alla 25esima edizione, il format ispirato alle luminarie è dedicato all’ideatore Fiorenzo Alfieri
Trasformare il cielo in un museo: per i 25 anni di Luci d’artista la città di Torino rilancia sull’iniziativa e annuncia un fitto calendario fra installazioni, progetti, workshop e visite guidate. Il format, nato per creare inedite luminarie in concomitanza con le festività natalizie, si è evoluto nel corso degli anni diventando uno degli appuntamenti più importanti in Italia (e non solo) in tema di installazioni (luminose) di arte contemporanea. Tre le nuove opere – “Azzurrogiallo” di Giorgio Griffa, “Io sono nato qui” di Renato Leotta e “…?…” di Grazia Toderi – per celebrare la venticinquesima edizione dedicata all’ideatore e visionario Fiorenzo Alfieri.
“Azzurrogiallo” è collocata nei Giardini di piazza Cavour ed è un’installazione sospesa che appare come un flusso di energia luminosa composta da miriadi di luci dalle sfumature blu, viola, verde e giallo a evocare la “Notte stellata” di van Gogh. Sul tetto dell’Ospedale ostetrico ginecologico Sant’Anna in piazza Polonia e all’ingresso di corso Spezia, campeggia l’installazione “io sono nato qui” una sorta di poesia ermetica la cui intensità luminosa viene regolata da remoto per sfumature di intensità emotiva sempre diverse seguendo le fasi lunari.
Visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana si staglia il grande punto interrogativo, il “dubbio luminoso” comprensibile in tutte le lingue a libera interpretazione dei passanti.
Sono 26 in totale le installazioni luminose – 17 allestite nel centro e 9 nelle altre circoscrizioni – che resteranno “on air” fino all’8 gennaio.
E per far fronte alla crisi energetica e anche in nome dell’ecosostenibilità ambientale dalla domenica al giovedì le installazioni si spegneranno alle 22 (alle 24 il venerdì e sabato) ed è stato incentivato l’uso di sistemi basati su luci a led a basso impatto.
Dal mese di novembre e fino ad aprile del 2023 è stato messo a punto dalla Fondazione Torino musei un percorso di attività che coinvolgeranno sei gallerie – Castello di Rivoli Museo d’arte contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Gam- Galleria civica di arte moderna e contemporanea, Mao Museo d’arte orientale e Pav Parco arte vivente – per organizzare iniziative con scuole e famiglie nonché performance artistiche, conferenze, visite guidate (di cui alcune dedicate specificamente ai bambini), workshop, seminari, incontri e cicli di laboratori. Previsto anche il “Luci d’Artista City Tour”, bus panoramico per ammirare tutte le installazioni.
Da segnalare anche i progetti internazionali “Le luci in altre città” (16 costellazioni del Planetario di Carmelo Giammello) e “Light Art in Public spaces” la rete mondiale di cui Torino è co-fondatrice e parte attiva, in partenariato con le Città di Lyon e Oulu che ha ottenuto il finanziamento dall’Unione Europea con il bando Creative Europe 2021-2023. Il progetto mira a rafforzare le capacità delle città nel campo delle installazioni permanenti di arte luminosa negli spazi pubblici attraverso lo scambio di best practice, la promozione della cooperazione transnazionale e l’utilizzo di strumenti digitali innovativi.
I partner lavoreranno all’interno del Light & Art Lab, piattaforma per visitare le reciproche installazioni e scambiarsi informazioni su pratiche di luce e arte e rafforzare le capacità degli operatori creativi locali, inclusi funzionari della città, personale tecnico e artisti. In programma anche una nuova App Light & Art per smartphone, che sarà presentata nell’evento di chiusura previsto a Torino nel 2023. Fra le opere in mostra per la 25ma edizione anche una serie di sculture di luce presso la Venaria Reale.
Foto in copertina: © city-sightseeing.it
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