Dalla mostra su Steven Scott alle numerose installazioni in città, le tante declinazioni dell’illuminazione
Da sempre la luce è tra gli elementi fondamentali della progettazione architettonica, tema diventato ancora più rilevante negli ultimi anni dove i consumatori sono diventati particolarmente attenti e focalizzati verso un approccio qualitativo e sostenibile. Non semplice illuminazione, ma elemento vivo che fonde luce naturale e artificiale per esaltare gli spazi in cui viviamo. La luce come tema legato al benessere, al confort, alla qualità degli spazi e della vita.
Durante la Milano Design Week 2022 il tema della luce è stato affrontato e sviluppato su diversi piani, incluso ovviamente quello della sostenibilità che accompagna il Salone del Mobile in queste ultime edizioni.
Luce e colore si fondono nella mostra “Steven Scott. Light Colour Time”, a cura di Lisa Hockemeyer, che presenta una retrospettiva dedicata agli ultimi 25 anni della carriera artistica di Steven Scott.
In mostra alla Fondazione Stelline, fino al 3 luglio, una serie di opere e installazioni che coinvolgono lo spettatore e lo spazio circostante, in un flusso di luci e ombre che vogliono proiettare in un’altra dimensione. La luce come generatrice di spazio per un ambiente in cui ogni essere umano può essere stimolato e relazionarsi in modo naturale.
La mostra è anche l’occasione per presentare la nuova veste della “Gallery II”, spazio espositivo della Fondazione Stelline rinnovato e ampliato grazie al contributo di Regione Lombardia.
«I singoli colori da soli hanno effetti diversi sull’occhio di chi guarda, possono essere percepiti come caldi, freddi, rilassanti, persino aggressivi, ma è la loro combinazione, il loro complemento e la loro tonalità che stimolano l’occhio umano e innescano i nostri sensi costituiti dalla nostra memoria subconscia del mondo che ci circonda», ha dichiarato Lisa Hockemeyer, curatrice della mostra.
Luce protagonista non solo da un punto di vista artistico, ma anche come installazioni e prodotto.
Carmelo Zappulla, architetto italiano e fondatore di External Reference (studio di architettura con sede a Barcellona che ha curato il Padiglione Spagna ad ExpoDubai2020), ha presentato in occasione della design week Light scape, un’opera che indaga i limiti del suono e della luce e in mostra allo Spazio Banner nell’ambito di HoperAperta.
L’installazione prende vita attraverso delle linee di vetro, illuminate da gas argon, che vibrano a ritmo di città. Sono stati registrati, infatti, i suoni della città di Barcellona che si trasformano in effetti di luce tridimensionali.
La progettazione di Zappulla indaga i punti di contatto tra architettura, arte e strumenti digitali, per questo External Reference ha collaborato ancora una volta con maestri artigiani di Barcellona: Oxido Taller, per la fabbricazione del metallo, e l’artista Ferran Collado per il vetro soffiato.
La sostenibilità come perno del design in quest’ultima Milano design week e ancora una volta Lexus cerca di svilupparla in chiave attuale. L’evento “Sparks of Tomorrow” ospita l’installazione “ON/”, realizzata dall’architetto e designer Germane Barnes in collaborazione con lo studio di illuminazione Aqua Creations, che offre una visione di un futuro a zero emissioni incentrato completamente sulla human experience. Un’auto sospesa e stilizzata, realizzata in acciaio e illuminata dalla collezione Code 130° di Aqua Creations con luci colorate in sospensione che creano un ambiente destinato a coinvolgere gli spettatori offrendo un’esperienza interattiva e rilassante.
Luce che prende forma attraverso gli oggetti, piccoli rituali che accompagnano i nostri ambienti e le nostre scrivanie. Come la nuova serie di lampade Mito gioia, che l’azienda tedesca Occhio porta sulle nostre scrivanie e nelle nostre case restituendoci il piacere di giocare con la luce.
Lampade facilmente direzionabili che si possono spostare negli ambienti, portando la luce dove serve. Ecco che linee eleganti e i materiali di pregio configurano prodotti di design unici e proiettati al futuro.
Il marchio Occhio è da sempre portatore di una nuova cultura della luce: fondato nel 1999 da Axel Meise, propone un sistema di illuminazione multifunzionale, coerente in termini di forma e design, capace di offrire soluzioni per ogni esigenza in ambito residenziale e commerciale. Da qui la costruzione di spazi personalizzabili, che permettono alle persone di diventare designer della luce negli ambienti che abitano.
In copertina: Steven Scott, Skyline. Ph. ©Henrik Ginge
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