Il museo polacco dedicato al brand della Mela ospita i modelli della casa di Cupertino dai primi ai più iconici
Dall’Apple 1 – il primo computer della casa di Cupertino datato 1976 costruito da Steve Wozniak – al Macintosh 128K, il primo Mac lanciato sul mercato nel 1984. Dai prodotti Macintosh presentati in occasione del 20mo anniversario nel 1997 all’iconico iMac G3, il computer colorato che ha visto la luce nel 1998, anno in cui Steve Jobs fece il suo rientro in azienda e in cui ebbe inizio la nuova era all’insegna della crescita inarrestabile. Queste le chicche – veri e propri pezzi storici – in mostra all’Apple museum di Varsavia.
Situato nella ex fabbrica di Norblin – riportata a nuova luce dopo una ristrutturazione – il museo non solo diventa un punto di riferimento unico nel suo genere per gli appassionati del brand, ma mira ad attrarre chi vuole saperne di più sulla Apple e anche sull’evoluzione delle tecnologie negli ultimi 40 anni e oltre. Il progetto è stato reso possibile grazie alle risorse messe in campo da Capital Park Group nell’ambito del piano di riqualificazione dell’area da due ettari compresa fra le strade Prosta, Łucka e Żelazna della capitale polacca dove è stato realizzato un complesso multifunzionale per uffici, negozi e intrattenimento e il cui fiore all’occhiello è rappresentato, appunto, dal nuovo Apple Museum che si estende su un’area di 320 mq.
Circa 1.600 i “pezzi” in mostra e i visitatori sono accompagnati nel “viaggio” da esperienze sul campo pensate per mettersi alla prova, “testare” i prodotti e imparare tecniche di progettazione, di comunicazione audiovisiva, grafica e design. Oltre a computer, laptop, accessori, iPod e iPhone, in mostra anche software e periferiche e una serie di gadget commemorativi che rappresentano la storia della “Mela”. E grazie a oltre cento ore di riprese video e lavagne interattive è possibile accedere a tutte le informazioni sui prodotti ed anche comprendere al meglio l’evoluzione della tecnologia Apple. L’uso di scenografie, giochi di luci, animazioni, suoni, mappe e infografiche daranno allo spettatore l’opportunità di interagire con l’oggetto in un ambiente unico, ricco di contesti sociali e culturali e di informazioni tecniche di facile comprensione.
Ma è l’Italia a vantare ad oggi la più ricca collezione di prodotti della casa americana al mondo grazie al Museo all about Apple – dal nome dell’omonima Onlus che lo gestisce – in Piazza De Andrè a Savona, nel cuore della vecchia darsena. Oltre 10mila i pezzi in mostra fra device Apple e non (ci sono anche storici Commodore e dispositivi Olivetti) e periferiche quali stampanti, floppy disk, mouse nonché poster, manuali, spillette. I pezzi esposti – è questa la peculiarità del museo italiano – sono tutti funzionanti e utilizzabili dai visitatori.
L’avventura italiana è partita nel maggio del 2002 a seguito del ritrovamento di una considerevole quantità di computer Mac in un magazzino dismesso della Briano Computer di Savona – che furono regalati ad Alessio Ferraro, presidente e fra i fondatori del museo. La prima esposizione fu realizzata in un’abitazione privata; la collezione – in crescita nel corso degli anni grazie ad altre donazioni – fu poi spostata nel maggio del 2005 nella prima sede pubblica del museo, all’interno della scuola media Peterlin nel comune di Quiliano per poi essere trasferita nel novembre dello stesso anno nell’attuale location a Savona.
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