Dal progetto BeiLuoghi alle città di Milano e Roma, tante le amministrazioni locali che investono su riqualificazione e creazione di buone pratiche
Dare vita a un centro di competenza attraverso cui condividere esperienze e buone pratiche sul fronte della rigenerazione urbana, rafforzare l’attenzione degli interlocutori istituzionali e dotarsi di strumenti e luoghi di formazione condivisa per la creazione di progetti coerenti, sostenibili sul lungo periodo e capaci di generare impatto positivo sul territorio. È questo l’esito della prima edizione di BeiLuoghi, iniziativa promossa da Fondazione Cariplo in collaborazione con Fondazione Housing Sociale e che ha sortito l’elaborazione di sei progetti in altrettante aree urbane delle province lombarde, con risorse e specificità che sono state valorizzate durante il percorso con lo scopo di metterle a fattor comune e poter elaborare strategie più ampie.
Il progetto “Insieme per la terra” portato avanti nel Comune di Cormano, in provincia di Milano e promosso da Parco Nord Milano punta a recuperare il complesso di edifici denominati Hangar Balossa – localizzati in un’area altamente degradata – attraverso un percorso partecipativo per attrarre investimenti a favore di attività culturali e artistiche ma anche a supporto della sostenibilità e dell’agri-ecologia. Mir.Art.Sole il nome dell’iniziativa del Comune di Dossena, in provincia di Bergamo che vede protagonista l’ex albergo Mirasole, edificio storico in stile liberty, oggetto di un progetto di ristrutturazione complementare al programma Na.tur.arte finanziato dal ministero del Turismo. L’obiettivo è trasformare l’ex-albergo in un polo culturale preservando e valorizzando il patrimonio architettonico e storico locale. Il Comune di Zogno, in provincia di Bergamo, scommette sulla rivalorizzazione culturale del patrimonio archeologico brembano attraverso la realizzazione del Museo archeologico e dei fossili grazie alla riqualificazione dell’edificio del 1906 oggi in disuso che ha ospitato l’abitazione del custode di Villa Belotti. La Fondazione castello di Padernello Ets si è fatta promotrice del progetto “Dal castello al borgo”: il castello di Padernello, in provincia di Brescia, è da lungo tempo oggetto di attività di recupero e restauro volte alla valorizzazione del borgo lombardo e l’iniziativa portata avanti fa leva da un lato sulla rifunzionalizzazione degli spazi in condizioni di abbandono e dell’altro nella costruzione di percorsi utili a generare attività economiche locali, recuperare antichi mestieri e favorire un turismo esperienziale.
Un’edicola dismessa collocata nel centro di Pegognaga, in provincia di Mantova, è la protagonista di “25 mq di cittadinanza attiva”, progetto promosso da Simpatria Onlus.
L’obiettivo è rifunzionalizzare uno spazio abbandonato e valorizzarlo attraverso una gestione multi-stakeholder. Sempre in provincia di Mantova, in quel di Roverbella, il progetto “#Rover-Welfare 1515” promosso dal Comune per il riuso dello spazio “Ex dancing Napoleon” realizzato negli anni ’50 e in totale stato di degrado e abbandono. Lo spazio sarà destinato ad attività socio-culturali e ricreative, destinate prevalentemente a bambini e ragazzi.
La rigenerazione urbana sta diventando tema portante di numerose iniziative a livello nazionale. Il Comune di Roma ha da poco tenuto a battesimo il nuovo ufficio di scopo “Qualità urbana” che avrà il compito di coordinare interventi di trasformazione volti a migliorare la funzionalità e il decoro della città scommettendo su verde, rigenerazione degli spazi e depavimentazione. Coordinato da Giulio Pelonzi, avrà sei mesi di tempo per convocare un tavolo con varie realtà – dalle università alle parti sociali fino alle associazioni e più in generale a tutti gli stakeholder – al fine di definire le linee guida operative. La nascita dell’ufficio “Qualità urbana” fa il paio con la modifica delle norme tecniche attuative del Piano regolatore generale della capitale a 16 anni dall’approvazione dell’ultimo Prg. L’aggiornamento delle norme mira a favorire la rigenerazione urbana attraverso la trasformazione delle aree già urbanizzate e la riqualificazione e il riutilizzo del patrimonio esistente nonché a sbloccare l’attuazione dei programmi delle periferie già presenti nel Pgr ma al palo da 20 anni. E si punta anche alla realizzazione di edifici a basso risparmio energetico e impatto ambientale.
A Milano si va avanti sul progetto “Musa- Multilayered urban sustainability action” battezzato due anni fa, la cui ambizione è trasformare la città in un’area urbana inclusiva e sostenibile a livello ambientale, sociale ed economico. Un modello di rigenerazione da rendere poi replicabile a livello nazionale e internazionale. Il progetto è finanziato con 110 milioni di euro dal ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Pnrr, e fa leva sulla la collaborazione tra l’università Milano-Bicocca, la Statale, il Politecnico e la Bocconi e 24 tra soggetti privati e pubblici, tra cui Regione Lombardia e Comune di Milano. Attualmente si lavora su oltre 100 linee di attività attraverso il coinvolgimento di più di mille ricercatori. Numerosi i bandi a cascata attivati per un valore di 15 milioni con l’obiettivo di sviluppare il modello di rigenerazione urbana nelle regioni del Sud Italia.
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