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La raccolta differenziata, fatta male, genera mostri

Da Iren un messaggio di responsabilità e senso civico con un linguaggio e una grafica di facile accesso


“La differenziata, fatta male, genera mostri”. Questo il messaggio della campagna di Iren per educare i cittadini ad adottare comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti. Il gruppo, multiutility leader nel Nord Ovest, attivo nei settori dell’energia elettrica, delle soluzioni integrate per l’efficienza energetica, della gestione dei servizi idrici integrati e ambientali, ha lanciato in questi giorni una campagna di comunicazione che punta da un lato a incuriosire i cittadini e dall’altro a trasmettere messaggi di responsabilità e senso civico con un linguaggio e una grafica accattivante e di facile accesso. L’iniziativa, realizzata in collaborazione dei comuni in cui il Gruppo svolge i servizi di igiene ambientale – Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Torino (Amiat), La Spezia e Sarzana (Acam Ambiente) – si prefigge di parlare ai i cittadini affinchè adottino comportamenti corretti nella gestione dei rifiuti.

I protagonisti sono dei veri e propri mostri: ciò che viene generato da una scorretta raccolta differenziata. Tra questi il “Pizzone”, che nasce nella raccolta della carta dove viene erroneamente gettato il cartone sporco di pizza, il “Peperattolo”, un peperone frutto di organico e latta non differenziati, la “Tazziglia”, un altro neologismo per parlare di un ibrido tra una tazzina di ceramica e di vetro. Questi rifiuti anomali sono una sintesi creativa tra ironia e realtà dei fatti, e comunicano un messaggio di immediato impatto: gettare i materiali nei contenitori sbagliati porta alla creazione di “mostri” di rifiuti, che sono impossibili da differenziare. L’obiettivo è dunque sconfiggerli attraverso la sensibilizzazione e incentivando comportamenti singoli che vadano in un’altra direzione.

L’annuncio della campagna su Linkedin, ad esempio, in una settimana ha già generato molto fermento sulla piattaforma, raggiungendo più di mille reazioni, 147 diffusioni del post e 41 commenti, che a colpi di tastiera hanno portato a galla riflessioni sul tema.

Occasione per Iren di cogliere direttamente dall’audience pareri, perplessità e curiosità.


Tra le riflessioni emerse, la complessità che il cittadino si ritrova ad affrontare nel comprendere come procedere correttamente nel variegato panorama dei beni di consumo.


Nella consapevolezza delle difficoltà che possono riscontrare i cittadini in questa attività quotidiana, la multiutility ha anche sviluppato e continua a sviluppare servizi a supporto, come il “rifiutologo”, che attraverso la selezione sul sito del gruppo della provincia d’interesse indica il modo corretto per gestire i rifiuti domestici.

L’impegno dei cittadini nei territori di riferimento del gruppo è superiore alla media nazionale, raggiungendo una raccolta differenziata del 70,3% contro il 64% nazionale. Un buon risultato, ma si vuole alzare l’asticella, anche per poter ottenere ricadute che riguardano ad esempio la partecipazione civica e il decoro urbano. «Pur partendo da risultati positivi in termini di raccolta differenziata, è sempre molto importante coinvolgere i cittadini nel processo – commenta Eugenio Bertolini, amministratore delegato di Iren Ambiente – rendendoli parte attiva, con l’obiettivo di migliorare sempre più la qualità della differenziata».

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