Dalle Ferrari alla racchetta. La società torinese ha disegnato un campo hi-tech abbracciando uno sport con un successo, e un giro d’affari, ormai impetuosi
Anche Pininfarina gioca a padel. Non nel senso che lo faccia il presidente Paolo, figlio del compianto senatore a vita Sergio e ora presidente di Pininfarina spa (o meglio, questo non lo sappiamo). Ma perché la società torinese, di cui chiunque ricorda diverse vetture diventate icone – dalle Ferrari Testarossa ed F40 alla Lancia Montecarlo – ha appena deciso di impiegare il suo know how, che va appunto dalle automobili fino al prodotto e all’architettura, nel campo del design sportivo. Entrando quindi a pieno titolo nella filiera della cosiddetta Padel Economy. Lo studio ha infatti disegnato per Iconic il suo primo campo da padel: Iconic Padel Court. Le cui caratteristiche sono un’interfaccia personalizzabile e funzionalità modulari. Oltre a un disegno originale e ad alta tecnologia, che include la possibilità di rivedere azioni e movimenti ottenendo dati da utilizzare per migliorare le proprie prestazioni. Materiale per i giocatori più meticolosi, insomma.
Il campo è installabile ovunque: può essere fissato direttamente al suolo o essere autoportante. E può vantare rivestimento in vetroresina, vetri temperati stratificati con fissaggio a scomparsa nel suolo, protezioni in ecopelle, ma anche led, display e telecamere integrati. E naturalmente permette di giocare sempre potendo contare su di un sistema di raffrescamento e riscaldamento e di tecnologia antifog per i vetri perimetrali.
Che un marchio così importante come Pininfarina Architecture si interessi del padel (o paddle) è l’ultima consacrazione per uno sport che a molti pochi anni fa pareva una bizzarria passeggera, tutt’al più il parente povero del tennis. E che invece sta ottenendo un successo notevole, ed erodendo sempre più la posizione del calcetto come sport non solo per professionisti ma per tutti. Ormai i campetti si diffondono velocemente nelle grandi città, in primis a Roma. E a differenza del calcetto, spopola anche tra le donne.
E poiché il marketing ha la sua ragion d’essere, al boom in corso non dev’essere estraneo il fatto che questa disciplina abbia conquistato schiere di vip. In primo luogo, calciatori ed ex e non di secondo piano, se qualcuno avesse dubbi sulla valenza sportiva del padel: per dirne alcuni il c.t. degli azzurri Roberto Mancini, Zlatan Ibrahimovic, Gianluca Zambrotta, Demetrio Albertini, Francesco Totti che si è fatto costruire un campetto da padel nel giardino di casa (che potrebbe presto cadere in disuso, perché pare che Ilary Blasi non ami il padel). Ma non solo loro. Tanto che alla fine del 2021 è nata la Nazionale Padel Artisti in cui ritroviamo, per esempio, l’inviato di Striscia la Notizia Jimmy Ghione, l’ex Miss Italia Manila Nazzaro, il cantante Max Gazzè. Ma che boom sia ci sono pochi dubbi.
Un rapporto dell’Osservatorio sullo Sport System Italiano di Banca Ifis uscito lo scorso gennaio ci dice che in Italia ci sono ormai 6mila campi e un giro d’affari cresciuto dell’800% negli ultimi tre anni. Quasi un milione i praticanti che l’anno scorso hanno comprato circa 880mila racchette. Non a caso, dal primo gennaio di quest’anno la Federazione italiana tennis (Fit) e diventata Federazione italiana tennis e padel (Fitp).
In copertina: Pininfarina Architecture Iconic Padel Court
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