L’installazione di Aleksandra Mir nel Centro Pecci di Prato dietro l’idea di Juri Chechi per aiutare la palestra in cui iniziò ad allenarsi
Asta pubblica prevista per domenica 24 alle ore 11 per medaglie e coppe del campione olimpico di ginnastica artistica, Juri Chechi. Il ricavato della vendita di circa 150 trofei vinti dal “Signore degli anelli” – ciascuno ha il prezzo simbolico di 19,96 euro per richiamare le cifre dell’anno in cui vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta – è destinato alla palestra in cui Chechi ha preso confidenza con parallele e il cavallo e imparato le prime granvolte. L’Etruria di Prato ha necessità di grossi interventi di manutenzione e per finanziare il nuovo impianto elettrico il ginnasta ha messo a disposizione i suoi trofei, ad eccezione di quelli olimpici e mondiali.
A suggerire questa idea, sembra abbia contribuito la monumentale installazione Triumph di Aleksandra Mir, esposta per la prima volta in Italia al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
Ultimata nel 2009, è composta da 2.529 coppe, datate a partire dagli anni Quaranta, raccolte dall’artista nel corso di un anno tra Palermo e dintorni grazie a un annuncio su “Il Giornale di Sicilia”: cinque euro in cambio di ogni trofeo.
Un’enorme rappresentazione della transitorietà del successo e, si legge nel comunicato di presentazione della mostra, «della necessità di ogni essere umano, a un certo punto della propria vita, di fare i conti con il passato abbandonando l’illusione di una vita eterna».
Cumuli di metallo inerte, plastica e marmo eco di sudore e fatica, applausi e festeggiamenti riflessi sulle superfici lucenti esposte già alla Schirn Kunsthalle di Francoforte nel 2009 e nel 2012 alla South London Gallery di Londra.
Il valore del singolo trofeo è legato al momento che esso ricorda, non al suo valore in sé. A dimostrarlo anche quanto accadrà al museo Pecci di Prato la prossima domenica. All’interno della rassegna MyTriumph. Vittorie, sconfitte e altre storie interverrà proprio Juri Chechi che, in dialogo con lo scrittore Tommaso Giagni, presenterà coppe e medaglie al pubblico raccontando la sua storia di successo (e di sacrificio) per approfondire il significato stesso della parola “trionfo”. All’asta anche la prima coppa, quella vinta dal ginnasta nel campionato regionale del 1976 e che riporta la targhetta Società Ginnastica Etruria. A quella il Signore degli Anelli ha già detto che non rinuncerà.
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