Sfida per Nokia al lavoro su innovazioni d’avanguardia nel campo delle tecnologie spaziali
Portare la telefonia mobile sulla Luna entro il 2022. È questa la nuova sfida della Nasa nell’ambito del progetto Artemis che punta allo sbarco della prima astronauta donna sulla Luna nel 2024 e a una presenza umana stabile di qui al 2030 per condurre esperimenti ed esplorazioni dettagliate in vista della preparazione della prima missione su Marte.
È Nokia la società scelta per la realizzazione della rete mobile 4G – il progetto vale 14 milioni di dollari – che garantirà le comunicazioni sulla superficie lunare consentendo in particolare lo scambio di dati ad “alta velocità” grazie alla banda ultralarga.
«Reti di comunicazione affidabili, resilienti e ad alta capacità saranno fondamentali per supportare la presenza umana sostenibile sulla superficie lunare. Costruendo la prima soluzione di rete wireless ad alte prestazioni sulla Luna, Nokia Bell Labs sta ancora una volta piantando la bandiera dell’innovazione pionieristica oltre i limiti convenzionali», spiega Marcus Weldon, Chief Technology Officer di Nokia e presidente di Nokia Bell Labs, i “laboratori” della compagnia finlandese a cui si devono innovazioni d’avanguardia nel campo delle tecnologie spaziali, dalla comunicazione satellitare fino alla scoperta della radiazione di fondo cosmica a microonde prodotta dal Big Bang. Nel progetto è coinvolta anche Intuitive Machines per le operazioni integrazione della rete nel lander lunare. La rete si auto-configurerà al momento del dispiegamento e stabilirà il primo sistema di comunicazione Lte (Long term evolution, lo standard del 4G) sulla Luna.
In dettaglio, la rete lunare di Nokia è costituita da una stazione base Lte con funzionalità EPC (Evolved Packet Core), apparecchiature utente, antenne in radiofrequenza e software di controllo di operazioni e manutenzione.
«La piattaforma è stata progettata – assicura l’azienda – per resistere alle dure condizioni di lancio e atterraggio lunare, e per operare in condizioni estreme di spazio. E grazie alla nuova rete sarà possibile gestire tutta una serie di comunicazioni critiche come quelle per il comando e il controllo delle applicazioni, ma anche per la gestione da remoto dei rover lunari, la distribuzione e il controllo di payload robotici e di sensori»
E saranno abilitate funzionalità anche a supporto degli astronauti: dalle comunicazioni vocali e video alla navigazione in tempo reale, dallo streaming video ad alta definizione fino ad applicazioni di telemetria e scambio di dati biometrici. La rete inoltre è scalabile al 5G, la quinta generazione mobile, e quindi in grado di poter garantire future evoluzioni in termini di sviluppo di nuove applicazioni spaziali e funzionalità.
La Nasa ha inoltre annunciato di aver destinato 370 milioni di dollari a 14 aziende per le tecnologie “Tipping Point” nell’ambito della missione lunare, che includono soluzioni di robotica e nuovi metodi di raccolta delle risorse necessarie per vivere sulla Luna, come l’ossigeno e le fonti di energia.
La maggior parte dei finanziamenti è andata a società specializzate in propellenti criogenici, liquidi congelanti usati per alimentare veicoli spaziali. Tra le società in campo SpaceX di Elon Musk, che ha ricevuto 53,2 milioni di dollari per una dimostrazione del trasferimento di dieci tonnellate di ossigeno liquido tra i serbatoi di un veicolo spaziale.
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In copertina: crateri ph. © NASA/JSC