Il lavoro del progettista Cristiano Mino punta su prodotti artigianali per raccontare l’unicità della forma e la poesia della materia
La divinità primordiale fu femmina, una dea nata da sé stessa, donatrice di vita, dispensatrice di morte e rigeneratrice. Terra e madre. Dal legame tra materia e fragranze nasce “Inseno”, opera (in edizione limitata) del designer Cristiano Mino insieme alla appassionata di profumi Francesca Affer e del “naso” Thommi Anelli.
Un seno che porta in sé cere profumate in tre fragranze. “Potager, il richiamo a una passeggiata in un orto estivo”, la dolcezza zuccherina della pera e quella ricca della pesca che incontrano la nota erbacea e verde della foglia del pomodoro. La rosa e la vaniglia ricreano un’atmosfera accogliente e armoniosa in cui il profumo acre e terroso del pomodoro aggiunge una nota sofisticata. “Berbère, il sogno notturno in un riad” richiama i profumi intensi e caldi delle terre color ocra del Magreb. Un viaggio che porta in sé il dolce rarefatto dello zafferano che si mescola con il profumo dei legni preziosi del sandalo per dare origine a un’atmosfera esotica sospesa tra incensi e spezie. “Inebriante, mélange di sensualità e raffinatezza, questa fragranza rivela le note inaspettate e intense del cumino”, si legge nella descrizione. Per ultima, “Aube, suggestione di un’alba marina” che nasce dall’unione dell’avvolgente nota del calone marino, oceanico, con la fragranza del gelsomino. Una superba alleanza estiva, arricchita dal sentore agrumato del neroli che fa immergere nella salsedine estiva.
«Un lavoro sulla forma, nato dalla ricerca e basato da un pensiero di fondo: il seno come veicolo di vita. Che da fonte di nutrimento vitale si trasforma in fonte di appagamento olfattivo, generativo, accogliente.
Un nutrimento per l’animo. Non è stato facile capire se dichiarare esplicitamente il riferimento al seno materno. Il timore di essere volgare era grande, dunque ci sono arrivato per gradi con l’esperienza manuale del tornio, esercitandomi lentamente partendo dal mio immaginario e usando la poesia come strumento comunicativo che trascende i limiti della realtà», spiega il designer. La ricerca della poesia e della bellezza, «anche nella scelta degli accostamenti tra le essenze in modo che potessero essere avvolgenti e nutrienti», spiega Affer. «Le fragranze sono nate da una passione grande che mi accompagna da sempre. Thommi Anelli ha prodotto le essenze». «Le abbiamo composte come una ricetta – spiega Anelli –. Le abbiamo misurate, mischiate, dosate, abbiamo usato olii essenziali e cera di soia. Una ricerca che richiede equilibrio, intuizione e pazienza per arrivare a una corrispondenza con l’astratto che abitava i nostri pensieri», conclude Anelli. Sei mesi di lavoro a tempo pieno, per dei pezzi unici, diversi gli uni dagli altri. Prossimamente un’altra veste formale ma anche cromatica e di fragranza, sempre Inseno. Sempre con l’obiettivo di un design artigianale, una produzione per amanti dell’unicità e della poesia, appunto.