Formazione e affiancamento per raggiungere la piena uguaglianza
Incoraggiare le donne a partecipare all’innovazione digitale, ad iscriversi alle facoltà Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e ad avviare attività imprenditoriali che facciano leva sulle nuove tecnologie. Il tutto con il duplice obiettivo di abbattere il digital gender gap, (l’Italia è al 14mo posto nell’EU Gender Equality Index 2020 dell’Eige – European Institute for Gender Equality), e offrire alle donne, giovani e meno giovani, opportunità di lavoro e di carriera. Questa una delle “mission” fondamentali del W20 (Women20) il gruppo istituito per la prima volta in seno al G20 che quest’anno è a presidenza italiana. Alla guida della delegazione tricolore del W20 c’è Linda Laura Sabbadini che nei giorni scorsi ha annunciato, fra le possibili proposte, l’abbattimento delle tasse per le ragazze che si iscrivono alle facoltà informatiche e scientifiche.
Sulla questione del digital gender gap ha acceso i riflettori – in occasione dell’8 marzo, la Giornata Internazionale delle Donne – anche il Governo Draghi: «Il digitale è uno strumento prezioso per raggiungere la piena uguaglianza», ha detto il ministro alla Transizione digitale Vittorio Colao ricordando che in Italia «in questo momento le laureate in materie Stem sono il 28% del totale»
Se è vero che l’intervento istituzionale è determinante per invertire la rotta Paese anche le aziende possono svolgere un ruolo importante. Sono soprattutto quelle del mondo Ict e digitale che hanno deciso di passare all’azione con iniziative dedicate.
Amazon lo scorso 10 marzo ha organizzato una vera e propria Accademia virtuale gratuita – nell’ambito del programma Accelera con Amazon – per fornire a imprenditrici e neo-imprenditrici strumenti e competenze per accelerare o rilanciare il proprio business online. Tenuta a battesimo anche una vetrina dedicata ai prodotti provenienti da imprese a guida femminile. E il colosso dell’e-commerce ha creato un fondo da 500mila euro rivolto alle donne che vogliono diventare imprenditrici e avviare una propria azienda di consegne.
Amazon supporterà le neo-imprenditrici affidando loro le spedizioni, mettendo a disposizione avanzate tecnologie per le consegne, formazione sul campo e agevolazioni su un’ampia gamma di beni e servizi forniti da terzi – inclusi i veicoli per le consegne e divise brandizzati Amazon –, ma anche coperture assicurative.
Mese di marzo all’insegna dei progetti al femminile anche per Verizon Business che con la campagna social #WomenOwnWednesday tutti i mercoledì punta i riflettori sulle piccole e grandi imprenditrici che stanno dando un contributo significativo alle loro comunità
L’iniziativa preannuncia il debutto del Verizon Women’s CoLab – dopo il programma Verizon’s Women in Business lanciato a giugno 2020 per sostenere l’imprenditoria femminile – che metterà a disposizione delle donne reti di tutoraggio, risorse gratuite e formazione mirata.
Punta sulle donne sviluppatrici di app e software il programma Huawei Women Developers, ultima – in ordine cronologico – delle numerose iniziative che l’azienda dai natali cinesi dedica alla promozione dell’uguaglianza di genere. Il progetto fornirà alle partecipanti formazione sull’innovazione tecnologica e sui percorsi di sviluppo professionale, oltre a opportunità di incontrare esperti in tecnologie all’avanguardia provenienti da vari settori e di partecipare a esperimenti ed esercitazioni pratiche basate su scenari. Attraverso il programma Shining-Star, Huawei offre anche incentivi speciali alle donne developer per incoraggiare l’innovazione e l’imprenditorialità.
Si impegna a sostenere le donne e la diversità di genere nel campo dell’innovazione del settore dell’innovazione healthcare Eit Health InnoStars. Previsto per quest’anno un Entrepreneurship Bootcamp solo per donne con l’obiettivo di aiutare le startup dirette o co-gestite da donne a entrare in contatto con il network di mentori e investitori. Il programma di sette settimane prevede formazione intensiva, mentoring e opportunità di matchmaking a Galway, Coimbra, Barcellona e Londra.
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