Search for content, post, videos

Il Teatro Andromeda di Lorenzo Reina alla Gam di Palermo

Una mostra rivela gli aspetti scientifici di una tra le più suggestive opere internazionali di land art


Un progetto di land art già approdato due volte alla Biennale di Venezia, che ha preso forma in uno dei luoghi della Sicilia più particolari, fotografati e condivisi sui social. Una mostra ne narra adesso, per la prima volta, gli aspetti scientifici meno noti, studiati negli ultimi due anni da Imago rerum con le università di Venezia e di Trieste, combinando fotografie d’arte in grande formato a rilievi e modelli digitali che ne illustrano la complessità. Il progetto è del Teatro Andromeda, ideato e concretizzato in tre decenni dal pastore e scultore Lorenzo Reina sulla cima di un colle dei Monti Sicani, ma affacciato sullo spazio geografico e celeste.

La mostra, a cura di Alessio Bortot, Agostino De Rosa e Imago rerum è prodotta dall’Associazione Sole Luna-Un ponte tra le culture con il sostegno del Comune di Palermo. E sarà tra gli eventi che apriranno la 19esima edizione del Festival internazionale di cinema documentario Sole Luna Doc, dall’1 al 7 luglio alla Gam, Galleria d’arte Moderna di Palermo. Lì resterà in allestimento fino al 15 novembre, contrassegnando la ripartenza delle esposizioni temporanee internazionali accanto alla collezione permanente del museo. La mostra è arricchita anche da un catalogo con l’intervento dei curatori, che riepiloga la storia dell’incontro tra Imago rerum e il maestro Reina e gli interventi scientifici della scrittrice e giornalista Lauretta Colonnelli, dell’architetto Gabriella Liva e di Damiano Rossetto.


Al lavoro di Reina questi ultimi abbinano altre opere di land art come Roden Crater di Turrell (1936) in Arizona7, lo Star Axis di Charles Ross (1973) nel deserto del New Mexico, e l’intervento di Hannsjörg Voth (1940) in Marocco.

Nelle sale della Gam, oltre alle foto scattate in questi anni da Christian Reina, figlio di Lorenzo, verranno esposti rilievi e modelli digitali del complesso eseguiti, nel corso del 2023/2024, dall’Università Iuav di Venezia e dall’Università degli Studi di Trieste che mostreranno – insieme al plastico realizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo – anche gli allineamenti celesti, solstiziali ed equinoziali, di alcuni elementi tettonici e decorativi del teatro, che lo fanno apparire come un vascello stellare in viaggio verso l’infinito.

La mostra vuole far conoscere l’evoluzione del progetto, un’opera in continuo divenire, concluso nella sua nuova formulazione architettonica nel marzo dello scorso anno. In calendario anche una tavola rotonda il 2 luglio, alla Sala dei 99 di Palazzo Branciforte alla presenza, tra gli altri, dello stesso Lorenzo Reina.

In copertina: Interno del teatro al tramonto @Christian Reina

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi