La guida di Roberta Micillo svela itinerari di natura ed enogastronomia in tutte e cinque le province laziali
Per chi ama il turismo “lento”, nel quale la passione per la natura si possa sposare a quella per l’enogastronomia, il Lazio è uno scrigno pieno di tesori. Che però sono spesso poco noti, e questo è un peccato. Succede perché, a livello di immagine, Roma tende a cannibalizzare tutto ciò che le sta attorno. Ma a questo si può rimediare.
Per esempio, con una guida scritta da Roberta Micillo, che nel 2018 ha fondato l’associazione “Percorsi Di… Vini” con cui organizza camminate di varia difficoltà abbinate a degustazioni di prodotti autoctoni.
Sommelier Fis e accompagnatrice di escursionismo Csen, dal 2017 coordina viaggi trekking per “Avventure nel Mondo”. Il libro si intitola I percorsi del gusto nel Lazio, è uscito lo scorso 29 maggio per Edizioni il Lupo, e tratta 15 itinerari da percorrere a piedi, scoprendo ambienti naturali e sapori in tutte e cinque le province della regione.
Regione che vanta un paesaggio assai vario, dalle colline alle montagne, dai laghi al mare, e tanta storia. Dal Parco dell’Appia Antica ai laghi del Circeo e di Bolsena al castagneto monumentale di Terelle fino alle passeggiate in riva al mare inalando l’aria salmastra di Punta Fieno a Ponza. Riserve, parchi, sentieri, valli, vecchie vie ferroviarie, eremi, monti e pianure offriranno occasioni per diversi percorsi. Ma anche per scoprire le bellezze dell’ambiente, abbinate a incontri con piccoli produttori per assaggiare le loro chicche eno-gastronomiche.
«L’idea del libro – racconta l’autrice nell’introduzione al volume – è nata nel 2022, dopo due anni in cui la pandemia Covid ha costituito un ostacolo allo svolgimento della vita comune e ci ha spinti ad apprezzare ancor di più il benessere del camminare in luoghi aperti e circondati dalla natura. Gli itinerari proposti sono di diversa difficoltà e sono accessibili ai camminatori a passo lento, alle famiglie con bambini, anche in passeggino, agli escursionisti con esperienza e condurranno alla degustazione di vini, oli e formaggi autoctoni».
Il volume offre anche una selezione di aziende artigiane, i cui giovani produttori agricoli seguono la produzione dall’inizio alla fine. Presidi di tradizioni, pronti a dare il benvenuto ai camminatori con i propri racconti di vita e la descrizione dei loro prodotti laziali Doc in degustazione.
Oltre ai percorsi a piedi e alle mete di assaggio, sono compresi suggerimenti di visita a luoghi di interesse culturale quali borghi nascosti, abbazie, musei e piccole curiosità. Perché camminando, e di tanto in tanto anche mangiando, ci si può imbattere anche in tanta cultura.
In copertina: Eremo Sant’Angelo
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