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Grandi eventi post Covid19. Cortina punta su creatività, connessione e circolarità

La voce di Susanna Sieff, Sustainability Manager di Fondazione Cortina 2021

Oltre a ricordarci come l’uomo sia parte di un organismo molto complesso e non sia certo l’unico in grado di modificarne le sorti, la crisi sanitaria ha accentuato molte dinamiche già in atto. Fra queste ce ne sono due che più di altre hanno avuto un’accelerazione improvvisa. Da un lato la necessità di digitalizzare tutto il più possibile, dall’altro l’adozione di politiche innovative e sostenibili. Ma c’è un settore che, in particolare nel breve periodo, dovrà giocoforza puntare su questi due elementi: quello dei grandi eventi. Italo Rota, progettista con Carlo Ratti del padiglione italiano per Dubai2020 aveva anticipato il tema: «Dubai sarà l’expo della nuova era, dopo quello di Milano che è stato quello della transizione».

Facendo tesoro delle lezioni del recente passato italiano, vedi i problemi relativi al riutilizzo degli impianti realizzati per le Olimpiadi invernali di Torino (2006), ma anche le iniziative in corso 5 anni dopo ExpoMilano per dare vita al nuovo distretto Mind, sia i mondiali di sci che le Olimpiadi invernali, previsti entrambi a Cortina d’Ampezzo rispettivamente nel 2021 e nel 2026, saranno un banco di prova per capire come le nuove tendenze post Covid19 possano andare d’accordo con l’imperativo di evitare gli sprechi.

Si deve partire da un presupposto: progettiamo eventi che si inseriscono in un territorio e che possono fungere da importante acceleratore della sua trasformazione

Susanna Sieff

Susanna Sieff

A raccontarlo è Susanna Sieff, Sustainability Manager di Fondazione Cortina 2021, intervenuta lo scorso venerdì a “Scenari nei luoghi”, appuntamento organizzato dal Forum del Futuro Quotidiano, nella puntata dedicata ai Luoghi e coordinata da Gianni Massa. Un curriculum arricchito dalla partecipazione a grandi kermesse come le Olimpiadi Invernali di Torino (2006), i Mondiali di Sci Nordico Fiemme (2013) ed Expo Milano (2015). Suo ruolo, in sostanza, quello di garantire la sostenibilità ambientale e sociale delle operazioni propedeutiche al corretto svolgimento degli eventi. In questo senso è fondamentale il «continuo confronto con gli attori territoriali al fine di lasciare eredità capitalizzabili in futuro. L’evento rappresenta quindi non la fine, ma il punto di partenza di un processo che si sviluppa grazie alla multidisciplinarietà delle professionalità coinvolte nel progetto di candidatura».

«Con l’obiettivo di evitare il sovradimensionamento delle strutture rispetto alle necessità degli utilizzatori post evento, abbiamo collaborato con il Comune di Cortina e la comunità locale – racconta – per realizzare interventi realmente utili al territorio. Visto il contesto stiamo parlando di opere polifunzionali e a supporto dello sviluppo turistico. Ad esempio – ha raccontato la Sieff – i miglioramenti delle piste da sci necessari per ospitare le gare saranno utili ai futuri sciatori. Altra opera utile a visitatori e cittadinanza è la piscina comunale». Tutte azioni che rientrano nell’ottica di dar vita ad un evento a impatto zero sotto il profilo ambientale? «Si, anche se va detto che si può ridurre al minimo, ma è impossibile arrivare allo zero. In questo senso sono necessarie azioni di compensazione».

Foto di gruppo con Corty, la mascotte di Cortina 2021

Sostenibilità non come una parola utile per fare marketing, ma un approccio che si lega alla possibilità di valorizzare il territorio e i frutti del lavoro dei suoi abitanti. Va letta sotto questa lente, ad esempio, la decisione di assegnare ad un’associazione di ristoratori locali il catering per spettatori e atleti dei Mondiali di Cortina 2021. Un’azione che potrebbe apparire uno spot, ma in realtà è utile per raccontare ai visitatori il territorio attraverso la cucina e i prodotti locali che, a loro volta, vengono realizzati da produttori attenti al patrimonio naturale. Attenzione anche all’economia circolare non solo nel merchandising dove, sottolinea la Sieff «sono stati realizzati prodotti come banner e pochette con materiali riciclati», ma anche nella competizione sportiva. «I vassoi che verranno utilizzati nelle premiazioni sono fatti con metalli di recupero arrivati dai cantieri edili di Cortina 2021».

Anche la digitalizzazione, in particolare nel mondo post Covid19, ricopre un ruolo importante per dare visibilità ad un evento moderno. «Dalle nostre stime precedenti la pandemia – ha evidenziato la Sieff – ci aspettavamo circa 150mila spettatori a Cortina e oltre 500 milioni di persone connesse. Abbiamo scelto di creare un media center virtuale perché tanti giornalisti potranno avere difficoltà a venire fisicamente in loco. Questa struttura servirà per dare velocemente tutte le informazioni necessarie per garantire la maggiore visibilità possibile alle gare. L’infrastrutturazione è quindi una priorità e per questo abbiamo investito per portare ad una digitalizzazione diffusa sul territorio che ci aiuti a comunicare l’evento e che sia utile alla comunità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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