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Google mette i suoi dati al servizio degli impianti fotovoltaici

L’azienda di Mountain View lancia Solar Api per aiutare le imprese a capire dove installare i pannelli


Utilizzare l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico in mix con immagini aeree e dati ambientali, per offrire informazioni aggiornate sul potenziale degli impianti solari. Google spinge l’acceleratore sulla sfida ambientale e presenta una serie di nuovi strumenti che potenziano le funzionalità di piattaforme quali Google Earth, Earth Engine e Environmental Insights Explorer. Era il 2015 quando il colosso americano teneva a battesimo Project Sunroof che consente di utilizzare le immagini di Google Earth per verificare se il tetto della propria abitazione è adatto per l’installazione di un impianto fotovoltaico tenendo conto anche e soprattutto dei modelli meteorologici locali. Ora Google fa un passo avanti e con la nuova Solar Api punta a fornire alle imprese l’accesso in licenza a risorse di mappatura e di calcolo per rendere disponibili dati dettagliati sul potenziale dei tetti: un database di oltre 320 milioni di edifici in 40 Paesi, Italia inclusa.


«Vogliamo aiutare individui, città e partner a ridurre 1 gigatone di emissioni equivalenti di carbonio all’anno entro il 2030», annuncia Google in una nota.


Per estrarre informazioni 3D sulla geometria del tetto direttamente dalle immagini aeree, insieme a dettagli su alberi e ombre, è stato addestrato un modello di intelligenza artificiale. Solar Api tiene conto, inoltre, di fattori quali l’andamento meteorologico storico della zona e i costi energetici. «Aziende come gli installatori di impianti solari possono avere una visuale di quanta luce solare ricevono gli edifici e i potenziali risparmi energetici, prima ancora di visitare l’area. E la tecnologia consente ai proprietari di immobili di installare più rapidamente e facilmente i pannelli solari e contribuire a rendere più sostenibile l’energia della rete». La big tech americana ha inoltre appena lanciato due nuove soluzioni, una basata su Google Maps che permette di ottenere dati affidabili sulla qualità dell’aria, mappe di calore sull’inquinamento oltre a dettagli sugli inquinanti e l’altra che mostra le informazioni sui pollini per gli allergeni più comuni in oltre 65 Paesi, compresa l’Italia. Grazie ai modelli locali relativi al vento è possibile calcolare la stagionalità e la quantità giornaliera di polline e prevederne la diffusione.

Intanto a inizio agosto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato un decreto per l’istituzione del Fondo nazionale reddito energetico, che stanzia 200 milioni per famiglie disagiate. Le risorse saranno destinate alla realizzazione di impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo e potranno accedervi i cittadini che appartengono a nuclei familiari con Isee inferiore ai 15mila euro o a 30mila (con almeno quattro figli a carico).  «Con questo provvedimento perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica», ha sottolineato il ministro.

Nel nostro Paese le installazioni fotovoltaiche crescono. Stando ai dati relativi al primo trimestre dell’anno (gli ultimi disponibili) resi noti dal Gse (Gestore dei Servizi Energetici) si è registrato un incremento dell’8,4% delle unità rispetto a fine 2022, per un totale di 1.329.000 impianti fotovoltaici installati al 31 marzo. In dettaglio, sono state installate 103mila nuove unità, corrispondenti a quasi la metà degli impianti installati in tutto il 2022. Riguardo alla potenza di picco nel primo trimestre sono stati installati quasi 1,1 GW di impianti fotovoltaici, +4,4% rispetto a fine 2022. E la potenza complessiva degli impianti installati ha superato i 26GW. A febbraio il Gse ha siglato un protocollo di intesa con Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) per promuovere lo sviluppo delle fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico.

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