Search for content, post, videos

Glamping, il campeggio si fa glamour

La soluzione per le vacanze che può diventare un nuovo modello abitativo


Dormire in mezzo alla natura, senza rinunciare ad un alloggio di lusso, con tutti i comfort di un hotel. Questo il cuore della filosofia del “glamping”, che sta per glamour+camping, un nuovo modo di campeggiare che sta prendendo sempre più piede in tutto il mondo. Tra gli ultimissimi progetti che seguono questa linea anche quello dello studio Atelier Chang, che a pochi passi dalla città sudcoreana di Suncheon, ha progettato per il SJCC Glamping Resort, un nuovo spazio composto da un ristorante, una club house e 16 case.


Come dei “bacelli luminosi“, fucsia, verde lime o blu pastello, le tende sono distribuite su un pendio coperto di cipressi a circa 300 chilometri a sud di Seoul sulla costa meridionale, con affaccio sulla baia


© Kyungsub Shin

Ogni casetta è sopraelevata e appoggia su una struttura in legno, realizzata per isolare termicamente gli spazi interni. Per lo stesso motivo, la copertura è invece composta da un doppio strato di tessuto, teso su telai in acciaio a forma curva, progettati per resistere al vento e agli eventuali carichi di neve. Grazie a queste caratteristiche ciascuna abitazione potrà quindi essere utilizzata tutto l’anno, in un’area dove le temperature d’inverno precipitano a meno 15 gradi e in estate salgono fino a 40. “Le tende – hanno spiegato da Atelier Chang – sono pensate per aspiranti campeggiatori che vogliono essere vicini, ma non troppo, alla natura, e sono fornite di acqua corrente e rete elettrica, tanto che si può anche cucinare all’interno”.

Sono di fatto dei piccoli appartamenti da 50 metri quadri ciascuno,pensati per il target-Millenials, con tutto l’essenziale: due letti a soppalco, un salotto, una cucina e un bagno. “Crediamo che i più giovani – hanno continuato gli architetti – siano disposti ad avere case meno spaziose, a vantaggio di giardini più grandi”.

© Kyungsub Shin

Non solo spazi in cui abitare pochi giorni l’anno. L’obiettivo è infatti quello di far entrare queste unità, in grado di resistere circa 50 anni, cambiando il tessuto della copertura ogni 10, nel mercato immobiliare. “Lo stile di vita del mini-living – hanno dichiarato i progettisti – è qualcosa che dovremmo iniziare a prendere in considerazione come stile di vita permanente, per i vantaggi che può fornirci, a livello di salute per esempio, diminuendo lo stress”.

Atelier Chang non è però il primo studio a realizzare campeggi di lusso immersi nel verde in Corea del Sud. Già nel 2014 infatti lo studio ArchiWorkshop ha realizzato per l’area di Gyeonggi, un altro spazio composto da piccoli moduli estendibili, a forma di “ciambelle e vermi”, come gli stessi progettisti hanno dichiarato, dotati di ogni comfort. E ancora, lo stesso studio nel 2016 ha costruito a pochi chilometri da Seoul un altro spazio camping con tre diversi tipi di architetture: due arredate per la zona letto, ‘rock flower’ e ‘dynamic triangle’, e una adibita invece a cucina, con tavolini e aree comuni dove cucinare, mangiare e rilassarsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per offrirti una migliore esperienza di navigazione. Accedendo a questo sito, chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi