Protagoniste sinergie, collaborazioni e partnership con le più importanti realtà culturali europee. Attenzione particolare al Regno Unito post-Brexit
Punta tutto sulle collaborazioni e le sinergie il nuovo programma Arti Visive 2020 di Officine Grandi Riparazioni di Torino, presentato oggi alla presenza del direttore generale Ogr, Massimo Lapucci, del presidente Fulvio Gianaria, e del direttore artistico Nicola Ricciardi. Sia con i grandi musei di arte contemporanea italiani rappresentati dall’Amaci – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – sia con realtà internazionali di altissimo livello, quali la Tate Modern di Londra, «la Caixa» Foundation di Barcellona – una delle più grandi collezioni d’arte privata al mondo, e il Musée cantonal des beaux-arts di Losanna.
Un cammino, quello delle partnership, che ha contraddistinto la mission delle Ogr sin dalla loro apertura nel 2017, e che in due anni ha visto oltre 500mila visitatori e più di 200 artisti ospitati nel polo museale torinese, che si contraddistingue per essere uno spazio di contaminazione e sperimentazione. «Un contenitore di servizio per le istituzioni, per la comunità, per il territorio – l’ha definito il presidente Gianaria – un luogo di produzione di cultura e di fruizione, una macchina in movimento, non solo elegante ma al servizio del territorio e della comunità».
Il calendario prenderà il via il 26 settembre con i Wonderful Days, una quattro giorni di iniziative volte a celebrare il secondo compleanno delle Oog. Tra gli eventi in programma spicca la performance di sabato 28 settembre del duo Masbedo, incentrata sulla violenza e sul ruolo che essa gioca nella nostra società schiava dei social network. La performance si inserisce nel contesto di ends and beginnings a ricordare che, come ha sottolineato il direttore artistico Nicola Ricciardi, «alle OGR tutto ciò che finisce dà vita a qualcosa di nuovo».
Tra il 2020 e il 2021 si terranno quattro grandi mostre site specific, tutte al Binario 1 (quello che ha più affinità con l’architettura), che vedranno come protagonisti Trevor Paglen, Giuseppe Gabellone e Jessica Stockholder – in partnership con un’altra grande istituzione, «La Caixa» Fundation di Barcellona –, nonché una personale di Magdalena Abakanowicz, la più importante scultrice polacca di tutto il Novecento recentemente scomparsa. La personale sarà realizzata in collaborazione con la Tate Modern di Londra e il Musée cantonal des beaux-arts di Losanna.
Un risultato straordinario, ha detto Ricciardi della collaborazione con il celebre museo londinese: «Uno degli obiettivi che ci eravamo prefigurati per i primi cinque anni, ma che abbiamo già raggiunto dopo una serrata negoziazione durata tutta l’estate». Una partnership significativa che va ad affiancarsi a quella con un’altra importante istituzione britannica, il British Council, per una serie di esperimenti che verranno portati avanti nel corso dell’anno al Binario 2 delle Ogr, lo spazio «laboratorio» delle Officine, dove tra gli altri si terrà il percorso esplorativo Moon and Beyond, dedicato al passato, presente e futuro dell’esplorazione della luna e dello spazio.
I progetti con la Tate Modern e il British Council testimoniano quanto siano essenziali collaborazioni e sinergie anche al tempo della Brexit (o forse ancora di più).
Lo ha sottolineato anche Lapucci durante il suo intervento: «Al di là di quello che ci dice la politica, in realtà riusciamo attraverso arte e cultura a mantenere vivi messaggi in controtendenza».
Un programma dal quale emergono rafforzate anche le collaborazioni con le istituzioni italiane, come quella con Artissima, fiera internazionale d’arte contemporanea in programma a Torino dall’1 al 3 novembre, che nella sezione Sound inaugurerà Artissima Telephone, un progetto espositivo pensato per il Duomo delle Ogr. Nei mesi successivi, sempre in sinergia con Artissima, ci saranno la mostra personale di Monica Bonvicini e la prima italiana del fotografo brasiliano Mauro Restiffe, con focus speciale sulla città di Torino.
E ancora le Ogr Tech, nuovo spazio di contaminazione tra scienza e arte inaugurato lo scorso giugno. Il cartellone musicale presenta grandi protagonisti internazionali dell’elettronica, frutto della collaborazione con Club to Club curato da Sergio Ricciardone, e il secondo simposio di Museo Ventuno (20- 21 giugno), la piattaforma di ricerca ideata da Amaci, dedicato al rapporto tra giornalismo, critica d’arte e musei.
Per il programma completo: www.ogrtorino.it
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