Flash mob e istallazioni digitali. Arte e mestieri da Hokkaido a Monaco fino a Parma
Primavera all’insegna dei fiori. Non solo quelli della stagione ormai alle porte. Dai dipinti alle installazioni digitali, dai flower flash mob alle sculture sotto-ghiaccio fino alle cascate di petali: in aumento le iniziative che vedono protagoniste i fiori, alcune talmente scenografiche da lasciare col fiato sospeso. Il collettivo TeamLab, fra i più noti al mondo in materia di esperienze immersive basate sull’uso delle tecnologie digitali più avveniristiche e all’avanguardia, ha battezzato al museo Farol Santander di San Paolo, in Brasile, la mostra “Impermanent Flowers Floating in an Eternal Sea”. «I fiori di questa mostra ripetono il ciclo della vita e della morte in perpetuo, sbocciando e disperdendosi a seconda dei movimenti e delle azioni dei visitatori. Le persone diventano parte dell’opera d’arte e i confini fra arte e spettatori sono sempre più sfumati», si legge nella presentazione della mostra che resta aperta fino al 21 maggio. L’opera d’arte non è un’immagine preregistrata che viene riprodotta sui wall display delle sale: viene creata da un programma informatico che esegue continuamente il rendering dell’opera in tempo reale. L’interazione tra le persone e l’installazione provoca continui cambiamenti nell’opera, per cui gli stati visivi precedenti non possono essere replicati e non si ripresenteranno mai.
Altrettanto scenografica l’opera di Azuma Makoto: si tratta di una delle più grandi installazioni floreali mai realizzate dall’artista nipponico – considerato un vero e proprio scultore botanico – e quel che la caratterizza è che è interamente coperta di ghiaccio. Frozen Flowers 2023 è il nome dell’opera realizzata a Hokkaido in Giappone dove le temperature possono scendere fino a -15 gradi; è stata realizzata nelle ore serali facendo colare dell’acqua su una composizione floreale da 5 metri di altezza, acqua che si è immediatamente trasformata in grappoli di ghiaccio andando a “congelare” l’installazione.
Alla Kunsthalle München in Germania va in scena la mostra “Flowers Forever- Flowers in Art and Culture” che resterà aperta fino al 27 agosto. Si tratta di una mostra unica del suo genere perché per la prima volta raccoglie dipinti, sculture, fotografie, oggetti di design, ma anche scientifici e tecnologici, in cui i fiori la fanno da assoluti protagonisti. «Il percorso espositivo affronta il ruolo dei fiori, dall’antichità ai giorni nostri, nell’arte e nella scienza, nella mitologia e nella religione, così come nella letteratura, nella politica, nell’economia e nell’ecologia», si legge nella presentazione. La mostra è organizzata in collaborazione con il Musée des impressionnismes Giverny ed è diventata il punto di partenza del Festival 2023 Flower Power di Monaco.
A New York impazzano i “flower flash mob” di Lewis Miller ribattezzato il Bansky dei fiori: il designer floreale organizza delle vere e proprie spedizioni per installazioni urbane temporanee (e non solo) in varie zone della città. Iniziative che vengono “catturate” e diventano fotografie d’autore che si possono acquistare sul sito dell’artista.
Anche in Italia c’è una tappa che vale la pena segnalare. Il 4 marzo All’Oratorio di San Tiburzio di Parma ha riaperto l’installazione Florilegium – visitabile fino al 30 novembre – di Rebecca Louise Law, artista britannica nota per le sue installazioni floreali e che all’Oratorio parmense ha inaugurato nel 2020 la sua prima mostra in Italia. Si tratta di una sorta di giardino sospeso, circa 200mila i fiori esiccati e attorcigliati su fili di rame utilizzati in omaggio ai cittadini della città.
In copertina: © Azuma Makoto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
