Da Mantova alle Alpi biellesi per ammirare le fioriture estive alla riscoperta del patrimonio naturalistico italiano
Fiori di loto, campi di lavanda, collezioni di agapanti, ma anche concerti immersi nella natura, alla ricerca di tranquillità e, laddove possibile, di refrigerio. In quella che si sta preannunciando come la più calda estate mai registrata in Europa, alcune proposte di Pantografo Magazine per scoprire luoghi, giardini e foreste inediti del nostro Paese.
Si inizia da una meta dal ricco patrimonio storico-artistico quale è Mantova. L’antica capitale dell’omonimo ducato, famosa per gli affreschi di Palazzo Te e della Camera degli sposi – oltre che per il Festivaletteratura, uno dei più importanti in Italia – offre anche l’inusuale spettacolo della fioritura dei fiori di loto. Una pianta acquatica originaria dell’Asia, dell’Australia e del Sudamerica, arrivata nella città lombarda all’inizio del XX secolo forse grazie ai Padri Saveriani di Parma (da sempre di stanza in Estremo Oriente), forse grazie ad Anna Maria Pellegreffi, laureata in Scienze naturali, che pensò di introdurre i rizomi di questa pianta esotica nelle acque del fiume Mincio per produrne farina. Sta di fatto che oggi, nella porzione del Mincio denominata Lago Superiore, si estende la più grande colonia di fiori di loto al mondo fuori dal Giappone. Una fioritura che va dal giallo, al rosa, al bianco che si può ammirare tra luglio e agosto tramite un tour in battello lungo questa porzione della Riserva delle Valli del Mincio, uno dei parchi naturali umidi più noti del nord del Paese, ricco di flora e biodiversità. Diversi i tour prenotabili attraverso le due compagnie di navigazione locali (dei quali alcuni includono anche il pranzo o la cena a bordo).
Ma il fiore estivo per eccellenza, oltre al girasole, è la lavanda. Dal colore lilla e utilizzato per saponi, olii essenziali e i tipici sacchettini per profumare gli indumenti e nell’immaginario collettivo associato alla Provenza, è invece protagonista di diversi itinerari lungo tutta la Penisola.
Tante le visite possibili alla scoperta di questo fiore, come per esempio un weekend tra Parma e Salsomaggiore Terme, organizzato dalla piattaforma online Trame d’Italia, alloggiando nell’agricampeggio Giardino Lilla – dedito alla coltivazione della lavanda e alla produzione di tutti i prodotti a base di questa pianta –, e visitando gli orti botanici delle due città emiliane, dove spicca la varietà autoctone della lavanda bianca di Salsomaggiore, unica nel suo genere. Proseguendo verso sud, sono due le strutture diffuse che utilizzano la lavanda per decorazioni e cuscini, come il Relais Borgo Campello, nella zona di Spoleto (anch’esso famoso per il Festival dei Due mondi), e il Borgotufi di Castel del Giudice di Isernia, in Molise. Infine, in Sicilia, nell’iconica Val di Noto, la lavanda è protagonista dei corsi di cucina, di lezioni di yoga, oltre che dei 4mila mq di orto biologico del Baglio Occhipinti, struttura del ‘600 ristrutturata e restaurata riprendendo i temi, le caratteristiche e i materiali dell’architettura tradizionale siciliana.
Alassio è invece la meta consigliata per chi è interessato a visitare la collezione di agapanti più importante in Europa. Ospitata nei giardini di Villa della Pergola, premiata nel 2022 come il Parco più bello d’Italia, raccoglie oltre 500 varietà di questa pianta, chiamata anche il “fiore dell’amore” e originaria dell’Africa australe, tutte sui toni del blu, dell’azzurro, fino al lilla e al viola. Realizzata dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone, autore del restauro dei 22mila mq dei giardini della villa nella metà degli anni 2000 – un intervento che ha mirato a recuperare e conservare tutte le specie botaniche del sito –, è una collezione unica per la sua vastità e per le varietà che comprende, la cui fioritura può essere ammirata proprio nei mesi estivi.
Ma oltre a fiori e giardini, è anche la musica ad essere protagonista di questa calorosa estate. È infatti in programma per questo weekend, precisamente il 23 luglio, nell’Oasi Zegna – una vasta riserva naturale aperta al pubblico che si estende per oltre cento kmq nelle Alpi biellesi, di proprietà dell’omonima famiglia – la tappa piemontese del MusicForForests 2022. Un tour tra le foreste gestite in modo sostenibile ideato dall’associazione FSC® Italia, che certifica la sostenibilità dei nostri boschi. Appuntamento alle ore 18 nella Conca dei Rododendri con il concerto per voce e chitarra di Erica Boschiero, che presenta l’album Respira, arrangiato da Sergio Marchesini e con ospiti d’eccezione quali Neri Marcorè, Ferruccio Spinetti, Alessandro d’Alessandro, Giovanna Famulari e Saverio Tasca. Un modo per riconnettersi con la natura anche attraverso la musica, oltre che un’occasione per riscoprire il patrimonio forestale del nostro Paese. E per chi lo desiderasse, tra le 15.30 e le 17.30, le guide di OverAlp organizzano un’escursione alla scoperta della biodiversità di questo territorio. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell’Oasi Zegna.
In copertina: Trame d’Italia, lavanda, Emilia Romagna. © Ella Studio Team
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