Rivoluzione digitale a Roma, 40 progetti di wearable technology da 13 paesi del mondo
Abiti ricamati e “impreziositi” con fibre ottiche, t-shirt che riproducono musica e suoni al semplice tatto, k-way che si illuminano di notte, accessori che cambiano colore in base allo stato d’animo: queste alcune delle creazioni moda protagoniste della Fashion Digital Night, la sfilata-evento andata in scena al Prati Bus District di Roma in occasione di Altaroma 2019.
A sostenere e promuovere l’iniziativa la Fondazione Mondo Digitale nell’ambito del “Fashion Digital Made”, progetto che mira ad accelerare la trasformazione digitale del mondo della moda facendo leva in particolare su giovani stilisti emergenti. L’obiettivo è aiutare le nuove “firme” a farsi imprese e a creare nuovi posti di lavoro attraverso la creazione di figure professionali innovative.
Quaranta le creazioni hi-tech che hanno sfilato sulla passerella della Fashion Digital Night, disegnate e progettate da giovani stilisti, designer, sviluppatori e maker provenienti da 14 Paesi.
In vestiti in passerella sono stati selezionati attraverso una call internazionale in quattro aree tematiche: wearable technology, digital manifacturing, bio material e smart bride
Fra le creazioni in passerella l’abito bianco tre-in-uno Atypical, a firma di un team composto da giovani stilisti dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli in collaborazione con gli artigiani “digitali” del Fab Lab Frosinone: completamente realizzato grazie alle tecniche di stampa 3D il corpino ricamato, che si abbina ad un’ampia gonna il cui tubino sottostante, sfilato e “rigirato” si trasforma in una borsa. È ispirato alle forme e ai colori del folclore russo “In Bloom” di G.U.Y ideato e realizzato in occasione del corso di Digital Fashion Making della Fastweb Digital Academy. In Bloom rielabora in chiave contemporanea le linee geometriche del Babushka nella mantella in rigatino di cotone telato che impreziosisce l’abito a tubino, riecheggiante il profilo della matrioska. Gli intagli della cappa sono stati realizzati al laser.
È un abito interattivo in grado di cambiare colore “Synapse” di Eliana Guzma: l’abito è dotato di led “wireless” il cui colore può essere modificato dagli smartphone “connessi” nelle vicinanze. “Led it beat”, a firma di Sara Savian, Stefano Averono, Mauro Alfieri, è un cappuccio hi-tech in stile gothic punk in grado di monitorare il battito cardiaco di chi lo indossa e di cambiare colore e creare giochi di luce in base alle pulsazioni.
“George & Me” la collezione di t-shirt “musicali” – ciascuna interpreta uno strumento diverso – ideata da Costantinos Miltiadis di Reshape. Ogni t-shirt è in grado di riprodurre un suono specifico grazie ad una vernice elettricamente conduttiva e un microcontrollore che rileva il tatto: indossate da più persone contemporaneamente le magliette possono dare vita a veri e propri concerti. E ancora: Minutiae di Alessandra Perlino è uno degli abiti della collezione Dress Coders che utilizza le fibre ottiche per ricamare e animare di luce e colore tessuti pregiati come pizzi e broccati. Il progetto è una capsule collection composta da quattro capi realizzati in fibra ottica in vetro diffusiva ricamata come un vero e proprio filato cucirino.
La Fashion Digital Night è stata anche l’occasione per il lancio di una nuova sfida: realizzare prototipi di abiti e accessori intelligenti da presentare a una delle aziende leader del settore moda. Il nuovo contest, promosso dalla Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Altaroma e una lunga lista di partner – 3DiTALY, Fashion Concept Web Model Agency, Trotec, Moodart Fashion School, Accademia Italiana, ITmakES, Fabricademy e il Consolato generale d’Italia a Barcellona – mira in particolare alla realizzazione di due prototipi: un cappotto “intelligente” dotato di tasca caricabatterie per smartphone e una scarpa o borsa intelligente in grado di caricare il cellulare con il movimento della camminata. Il bando è online su www.mondodigitale.org e www.innovationgym.org.
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