Gli esiti del contest dedicato ai più giovani per progettare velivoli di nuova generazione
Torino capitale italiana degli aerotaxi elettrici: è questo l’ambizioso progetto della città piemontese su cui si sono accesi i riflettori grazie a un progetto di design unico nel suo genere. La città si candida a diventare centro di eccellenza con lo sviluppo della prima rete italiana di Urban Air Mobility (Uam). Tre le realtà in campo: SkyGate, iniziativa promossa da DigiSky, Pmi innovativa torinese operativa nel settore del monitoraggio aereo del territorio; Always, holding specializzata nell’accelerazione di start-up e scale-up dell’aerospazio; Iaad, l’Istituto d’Arte Applicata e Design con cui è stato avviato un progetto che ha coinvolto 60 studenti, divisi in 18 gruppi, nella progettazione di veivoli elettrici di nuova generazione, i cosiddetti eVtol (Electric vertical takeoff and landing aircraft).
La finalità di questa collaborazione – spiegano gli ideatori dell’iniziativa – è quella di offrire ai giovani designer l’opportunità di familiarizzare con un settore della mobilità innovativo e attento alla sostenibilità.
Ad affiancare i giovani della scuola di design alcuni studenti del corso di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino, partner del progetto SkyGate, che hanno contribuito definendo i requisiti tecnici di progetto. SkyGate, da parte sua, ha siglato da tempo accordi con produttori di velivoli, italiani e internazionali, oltre che con importanti player del settore e l’iniziativa con Iaad assume una rilevanza strategica per lo sviluppo di competenze sul territorio in grado di rispondere ai fabbisogni futuri del mercato del lavoro. “Il rapporto dinamico e innovativo con il territorio che da sempre è al centro della filosofia Iaad, ha portato i nostri studenti di Transportation design ad accettare la sfida lanciata da DigiSky sull’importanza di adottare soluzioni alternative di mobilità urbana mirate alla riduzione dell’inquinamento”, sottolinea Mauro Bimbi, docente Iaad e coordinatore del progetto.
Nei giorni scorsi la giuria del progetto – composta dai docenti Iaad e da Paolo Pari di SkyGate – ha decretato i vincitori del contest fra i 18 concept presentati: primo classificato “Fly-To”, realizzato dagli studenti Davide Bianco Francesetti, Nicola Gadolini, Matteo Ramello ed Emanuele Angioni; secondo classificato “Airto”, degli studenti Ettore Calzoni, Niccolò Casagrande, Matteo Rossetti e Andrea Zavattini, e al terzo posto “E-Vton” di Fabio Allegri, Gabriele Combi e Pierangelo Fanizzi.
“Ragionando in parallelo su ergonomia e design, i team di lavoro sono partiti dall’analisi dello scenario sociale, organizzativo ed economico del tessuto urbano, per passare allo studio dell’impatto sull’utenza dal punto di vista della piacevolezza e, in seguito, ad una fase più sperimentale relativa all’accessibilità, al comfort posturale, alla visibilità diretta-indiretta e agli spazi di movimento, il tutto tradotto in forme accattivanti di interni ed esterni” spiega Luca Bar, docente Iaad.
Tutte le proposte presentate sono state caratterizzate da un alto livello qualitativo in termini di esecuzione e creatività. “I giovani dello Iaad si sono rivelati all’altezza della sfida e hanno dovuto integrare le loro competenze di design con gli stringenti requisiti di ingegneria e di meccanica del volo, in un’attività sinergica svolta insieme con gli studenti del Politecnico”, evidenzia Paolo Pari, co-ideatore di SkyGate.
Stando alla roadmap si punta ai primi voli fra il 2024 e il 2026 in occasione delle Olimpiadi di Parigi e di Cortina e sono circa 200 le società che a livello mondiale stanno lavorando a concept e prototipi di velivoli di Advanced Air Mobility, incluse alcune società italiane: fra i partner di SkyGate c’è Manta Aircraft.
Immagine di copertina: Progetto FLY-TO. ©IAAD – Istituto d’Arte Applicata al Design
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