L’Academy in provincia di Parma progettata da Atelier(s) Alfonso Femia aprirà al pubblico il prossimo anno
In un’Italia raccontata dalle foto in bianco e nero di uomini come Enzo Ferrari, Giampaolo Dallara, Ferruccio Lamborghini, la manifattura ha trovato terreno fertile. Il nostro è un paese di tecnici, designer e piccoli imprenditori e proprio per questo sono tanti i marchi che hanno fatto la storia firmando auto di serie per creare esemplari unici o collezioni limitate esclusive, o modelli ex novo. L’elenco delle aziende e delle loro storie è tutto da scoprire: da quella che era la Giannini, alla rediviva Abarth per l’elaborazione dei propulsori, dalla Castagna alla Ghia per le carrozzerie. E ancora Zagato, attualmente in forze, e la più giovane Pagani che non ha conosciuto crisi. Di quest’ultima, i clienti si sono moltiplicati nel tempo così come l’interesse dell’opinione pubblica, tanto che Horacio, patron della casa emiliana, ha dato vita a un Atelier (inaugurato lo scorso 16 dicembre a San Cesario sul Panaro, Modena), che ripercorre i primi 26 anni dell’azienda attraverso schizzi, bozze, modellini e prototipi.
A settembre 2018 invece è stato inaugurato a Maranello, il Ferrari Centro Stile voluto da Sergio Marchionne. In 5mila metri quadrati il nuovo headquarter ospita il Ferrari Design, la modelleria e il taylor made fino all’atelier vero e proprio che sarà utilizzato per la presentazione di nuove auto.
Sempre in queste settimane è stato tagliato il nastro della Dallara Academy, il centro polifunzionale dell’omonima casa automobilistica progettato da Atelier(s) Alfonso Femia e voluto da Giampaolo Dallara, a Varano de’Melegari (Pr), sua città natale. L’apertura al pubblico è prevista per il prossimo anno.
LA STORIA
L’Academy è più che un museo, è stata immaginata con l’obiettivo di far conoscere e trasmettere i valori di 46 anni di storia di una piccola azienda italiana che nel tempo ha saputo ritagliarsi un posto di rilevanza mondiale all’interno dell’hi-tech. Da Le Mans a Daytona i successi della casa parmense, poi le collaborazioni con Alfa Romeo, Renault, Bugatti, Ferrari, Ktm che hanno usufruito delle competenze degli ingegneri Dallara per realizzare complesse strutture in fibra di carbonio per auto o prototipi ad elevate prestazioni, fino alla Stradale nel 2017, la prima auto omologata per uso civile.
LA STORIA RACCONTATA DAL PROGETTO
Come per molti progetti del Made in Italy la parola chiave è passione: per il lavoro, la ricerca, la competizione e anche per la propria terra. Questo è il know-how che Dallara vuole trasmettere alle nuove generazioni, vero “target di riferimento” dell’Academy. A loro infatti è dedicata l’area al piano terra che ospiterà laboratori didattici per l’edutainment. Una parte del secondo piano invece sarà la sede del secondo anno del corso di laurea magistrale in Racing Car Design della Motorvehicle University of Emilia Romagna.
Un imprenditore illuminato Giampaolo Dallara che ha voluto questo headquarter per “ringraziare, attraverso l’esposizione delle sue vetture più significative, tutti i collaboratori che hanno contribuito alla reputazione e alla crescita dell’azienda. C’è anche la volontà – racconta Dallara – di collaborare con le Università del MUNER per la formazione degli ingegneri del domani”.
L’Academy nasce soprattutto dal desiderio di mettere a disposizione del territorio un luogo di ritrovo e di confronto, un centro di stimoli e di interessi vivo e aperto per la nostra vallata
Giampaolo Dallara
LE SCELTE ARCHITETTONICHE
In un piano leggermente in declivio, delimitato dal torrente Ceno da una parte, e da una cresta collinare dall’altra, il nuovo edificio minimizza l’impatto ambientale sfruttando le pendenze del terreno e rendendosi permeabile grazie al basamento vetrato e aperto.
Forme e materiali diversi identificano le tre parti principali di cui si compone la Dallara Academy, come per le automobili, “pezzi” diversi uniti tra loro concorrono a creare un’unità armonica, un esempio di come il tutto sia molto più della somma delle sue parti.
Tre coni di ceramica ospitano la hall, a cui si accede passando sotto una rampa, il corpo scala e una caffetteria. Il basamento in calcestruzzo, ammorbidito all’esterno da una trama ondulata, ospita l’area dedicata ai servizi, l’auditorium altamente tecnologico (350 posti) e la sala polifunzionale; la rampa metallica semicircolare è il cuore di tutto l’edificio con l’esposizione delle auto che hanno fatto la storia dell’azienda nata nel 1972 e guidata ancora oggi da Giampaolo Dallara.
©RIPRODUZIONE RISERVATA