Sensoristica e videosorveglianza per trasformare la città in base a traffico, densità di popolazione, riqualificazione di aree e servizi
(Ri)progettare le città, (ri)organizzando spazi e viabilità in chiave di servizi innovativi ai cittadini. Il tutto facendo leva sui sensori di nuova generazione, su strumenti evoluti di videosorveglianza e di monitoraggio ambientale, sulla geolocalizzazione degli smartphone e dei veicoli “connessi”. È questa la nuova sfida di Enel X, la società del gruppo Enel dedicata allo sviluppo di prodotti innovativi e soluzioni digitali dedicati alle città, alle abitazioni, all’industria e alla mobilità elettrica.
La “Digital City” by Enel X – evoluzione della smart city – è una città “resiliente”: non sono più i cittadini a doversi adattare agli spazi ma è la città che cambia volto sulla base di esigenze nuove e che si trasforma tenendo conto di parametri quali il traffico, la densità di popolazione nei vari quartieri, la riqualificazione di aree e servizi.
Bologna e Pomezia le due città in cui sono già in corso le sperimentazioni da alcuni mesi, con progetti che riguardano in particolare la gestione dell’illuminazione della sicurezza: «Attraverso il monitoraggio di parametri quali la densità di traffico e della popolazione in determinate fasce orarie siamo già in grado di modulare l’illuminazione stradale per garantirne l’intensità ottimale sulla base delle esigenze, evitando fra l’altro sprechi a vantaggio della bolletta energetica comunale», spiega a Pantografo Magazine Luca Mastrantonio, responsabile project management innovation and product Lab di Enel X. I nuovi lampioni, veri e propri impianti di smart lighting, dotati di sensori di rilevazione e anche di videocamere connesse in wi-fi, consentono poi di gestire al meglio la sicurezza cittadina e anche di ottenere informazioni importanti ai fini del monitoraggio ambientale.
Determinante il ruolo dei dati “catturati” dai veicoli in movimento dotati di sistemi di geolocalizzazione nonché quelli di smartphone e tablet.
I dati, raccolti in forma anonima, consentono di creare mappe urbane in tempo reale e di verificare congestioni del traffico nelle ore di punta, cantieri e lavori.
In questo modo, spiega il manager Enel X, «la pubblica amministrazione può avere chiaro il quadro di cosa accade in città e intervenire modificando la viabilità in specifiche aree così come le aree di sosta, informando prontamente la popolazione ad esempio attraverso i pannelli a messaggi variabili posizionati sulle principali arterie, per consentire uno snellimento del traffico migliorando la gestione dei mezzi pubblici e più in generale la vita dei cittadini».
Grazie all’analisi dei big data è possibile anche simulare scenari per una pianificazione urbanistica “future proof”.
Tutte le informazioni ed i dati acquisti confluiscono, infatti, nella “Enel X Platform”, una piattaforma digitale “aperta”, modulare, semplice ed integrata in grado non solo di acquisire i singoli dati provenienti da luoghi e situazioni differenti, ma anche di integrarli ed elaborarli trasformandoli in informazioni fruibili per la pianificazione e l’interazione urbanistica grazie in particolare agli algoritmi di intelligenza artificiale. Per sostenere le pubbliche amministrazioni nella sfida della “digital and energy transformation”, Enel X ha avviato un programma che include anche interventi di efficientamento energetico e adeguamento normativo a costo zero, oltre a una sensibile riduzione sui costi gestionali sin dal primo anno.
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foto in copertina: Digital City, © Enel X