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Dalla Belgitude alla Dolce Vita, Delvaux apre a Roma con le Magritte bags

Seconda boutique italiana per l’inventore della borsa moderna, 3000 modelli e 190 anni di storia


Da Bruxelles a Roma con le Magritte bags: Delvaux, la più antica maison di pelletteria di lusso al mondo (fornitore ufficiale della famiglia reale belga dal 1883) ha inaugurato un nuovo flagship nel cuore della città eterna, in un edificio storico nell’esclusiva Piazza San Lorenzo in Lucina. Omaggio all’artista René Magritte per la nuova collezione che prosegue una già consolidata collaborazione con la Fondazione Magritte, e che richiama con eccentriche allusioni le opere più iconiche dell’artista: L’Uomo con la Bombetta, La Promessa, Gli Amanti e La Golconda.

Seconda apertura in Italia dopo quella milanese in via Bagutta, a conferma del ruolo sempre più di primo piano che il mercato italiano riveste per il brand fondato nel 1829. Il progetto di interior design è firmato dallo studio milanese Vudafieri-Saverino Partners, che dal 2012 cura il concept mondiale delle boutique Delvaux: oltre 42 nel mondo, di cui 15 in Europa, 7 in Giappone, 17 in altre nazioni asiatiche e 3 in Nord America.

Una tappa imperdibile per lo shopping di alta gamma: un negozio caldo e accogliente, ricco di rimandi e citazioni che accompagna l’ospite alla scoperta delle collezioni così come della belgitude di Delvaux che nella sua storia ha creato più di 3000 modelli e ha brevettato il primo modello di borsa nel 1908, diventando così l’inventore della borsa moderna.

Il concept delle boutique utilizza il linguaggio dell’interior decoration per celebrare la creatività della maison in maniera sempre differente, a seconda della città in cui ci si trova. A due passi dalla maison Louis Vuitton, firmata da Peter Marino e inaugurata nel 2012, la piazza di San Lorenzo in Lucina prende luce con questo nuovo spazio che per l’apertura ha organizzato un cocktail in boutique e messo in scena un’esclusiva cena presso il prestigioso Palazzo Torlonia. Jean-Marc Loubier, Presidente e CEO del brand, ha accolto tra i suoi ospiti le note attrici italiane Ornella Muti, Laura Morante e Isabella Ferrari. Il giovane cinema italiano è stato rappresentato da Laura Chiatti, Claudia Zanella, Irene Ferri, Rosa Diletta Rossi e Silvia D’Amico. Roma e il mondo insieme, grazie alla moda che è heritage e artigianalità, tradizione e contemporaneità: per l’opening una festa con “nobiltà” e “aristocrazia” romana, protagonisti dell’arte e della cultura italiana e internazionale.


Per il flagship di Roma il leit motiv è la Domus Romana: il concept della boutique nasce infatti dalla corrispondenza tra la pianta dello spazio e l’antica disposizione delle abitazioni dell’epoca.


Le collezioni Delvaux si articolano così tra Atrium, Tablinum, Peristilum, Triclinum, “in un susseguirsi di ambienti che da pubblici diventano sempre più intimi, per un’esperienza di shopping  spiegano i progettisti – capace di regalare un progressivo senso di esclusività”. Entrando nella boutique, il cliente viene accolto nell’Atrium e nel Tablinum, dove spicca un lampadario di Venini originale degli anni ‘70. “Un pezzo rarissimo composto da 500 pendagli in cristallo a forma di fiocchi di neve e a sezioni irregolari, che illumina un prezioso tavolo da gioco intarsiato e dipinto, risalente al Seicento italiano, elemento decorativo degno di una collezione museale. Il pavimento dell’ingresso – raccontano i progettisti – in pregiato marmo travertino Navona, è decorato da un motivo a losanghe con inserti in ottone, a conferire un ulteriore tocco di preziosità agli ambienti”.

Nella parte posteriore si trova il Peristilum, la parte più privata della Domus. La sala è caratterizzata dalle candide volte a crociera bianca, originali del palazzo. Le colonne sono rivestite da una speciale carta da parati, disegnata da Vudafieri-Saverino Partners, in cui le rovine di Piranesi, vengono reinterpretate in chiave pop e contemporanea, con un tocco di ironia.

Nel Flagship romano l’armadio Delvaux – un mobile icona presente in tutti i negozi e ogni volta reinterpretato in modo diverso nelle forme, nei colori, nell’articolazione dei suoi volumi – è stato riletto ispirandosi alle architetture barocche di Borromini. Una scelta, che insieme all’uso del fondo oro, rappresenta un vero e proprio omaggio alla Città Eterna.

L’esperienza di shopping prosegue nel Triclinum: la sala da pranzo di epoca romana è stata riletta come una sorta di “VIP Room”: un ambiente dedicato a favorire un rapporto più approfondito con i visitatori e i clienti che desiderano qualcosa di speciale. Ad accogliere gli ospiti, divani e poltrone vintage rivestite in velluto grigio e un tavolino da caffè FontanaArte del 1950. Sulla parete risaltano delle dime risalenti agli anni ’50, utilizzate per il taglio delle borse, che vanno a definire una composizione astratta.

Festa a palazzo. In occasione dell’apertura della boutique (29 maggio) entrando a Palazzo Torlonia gli ospiti sono stati trasportati nell’universo stravagante della maison, con il cortile che conduce al Palazzo, illuminato da luci nelle sfumature del blu. Dalla Belgitude alla Dolce Vita, la Maison è orgogliosa di definire Roma come nuova casa. E  per gli invitati alla festa c’era anche un cadeaux: una busta, rigorosamente in cuoio, con l’intestazione “gentili signori della Città Eterna”.

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