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Cucina e atmosfere di Petra Segreta, per innamorarsi della Gallura

Per la prima volta quest’estate i tre ristoranti di Luigi Bergeretto saranno aperti anche agli ospiti esterni


Per la prima volta quest’estate i tre ristoranti di Petra Segreta Resort & Spa saranno aperti anche agli ospiti esterni, che potranno vivere l’esperienza della cucina stellata di Luigi Bergeretto, executive chef del resort, oltre che proprietario insieme alla moglie Rosella Marchese, architetto e autrice del progetto del resort. Siamo a San Pantaleo, a pochi chilometri dalla Costa Smeralda, dove il paesaggio naturale e il carattere del territorio ispirano l’anima di questo posto incantato: le possenti rocce granitiche tipiche della Sardegna, la macchia mediterranea tra essenze di mirto, lentisco e ginepro, la vista sul mare sono gli elementi protagonisti dello scenario nel quale si inserisce il resort. «Ho scelto questo terreno d’impulso, me ne sono innamorata appena l’ho visto – racconta Marchese -. Da quel momento ho immaginato un resort che rappresentasse il territorio con tanti stazzi nascosti nella vegetazione».


E così, a partire dal concetto dello stazzo, ricovero rurale tipico della Gallura, la progettista ha immaginato un nucleo centrale che accoglie gli spazi comuni. A partire dal quale si articolano in maniera diffusa 27 camere (di cui 11 con piscina privata) e una villa immerse nella natura.


Costruzioni basse, componenti cromatiche che cercano la mimesi con le calde tinte delle rocce granitiche, quiete, benessere e atmosfera rilassante sono i tratti che delineano questo complesso perfettamente inserito nel paesaggio.
«L’idea di Petra Segreta nasce da un’esperienza alberghiera precedente in cui io e mio marito abbiamo lavorato in un Resort sull’isola di Canouan ai Caraibi, io come architetto che collaborava alla realizzazione delle strutture e mio marito come executive chef – continua Marchese -. L’esperienza è durata quattro anni ed è stata molto formativa: ci ha insegnato a lavorare in condizioni avverse e stressanti e a superare difficoltà culturali e organizzative. Tornati in Italia abbiamo voluto ritrovare in Sardegna lo stesso ambiente di natura e libertà che avevamo lasciato ai Caraibi».
Anche i piatti di Bergeretto sono legati al territorio, soprattutto per la presenza di materie prime locali – Petra Segreta possiede il proprio orto biologico oltre che una fattoria – che poi trovano nuove interpretazioni grazie alla creatività dello chef. I prodotti sardi sono quindi protagonisti del menu, dall’olio alla bottarga, dai crostacei al maialino fino all’agnello, che li propone secondo declinazioni del gusto originali e interazioni di sapori inaspettati. Ne sono un esempio piatti come la melanzana in agro con muggine affumicato e salsa alla menta, le linguine in salsa di limone nero, crudo di gamberi e bottarga, l’agnello sardo arrostito con cicoria di campo, pecorino e salsa piccante, la pera decana alla saba con pecorino e miele di asfodelo.
Da quest’anno gli ospiti possono scegliere tra tre proposte differenti. Il Fuoco Sacro, ristorante con una stella Michelin, il cui menu è frutto della collaborazione tra Bergeretto e il pluripremiato Enrico Bartolini. Per un’esperienza più informale c’è l’Osteria del Mirto: affacciata sulla piscina, offre piatti della tradizione mediterranea, leggeri e veloci, da accompagnare alle verdure di stagione a km 0. Il menu include la pizza gourmet preparata con farine di alta qualità e una lievitazione di 48 ore. Da giugno a settembre si aggiunge la Terrazza del Mirto, rooftop con vista sull’arcipelago de La Maddalena, dove gustare una selezione dei piatti che hanno reso celebre la cucina dello chef Bergeretto in un ambiente disteso e informale.
La diversificazione delle proposte fa parte del modello di business di Petra Segreta che in questo modo, e insieme all’apertura dei suoi spazi ristorativi agli ospiti esterni, si rivolge e attira una platea di avventori eterogenea, seppure accomunata dal desiderio di vivere un’esperienza enogastronomica di alto livello. Non è un caso che Petra Segreta Resort & Spa faccia parte di Relais & Chateaux, associazione di hotel di charme con ristoranti prestigiosi.

Attorno all’esperienza enogastronomica dello chef Bergeretto potreste considerare di programmare un viaggio nei dintorni alla scoperta delle più interessanti destinazioni della zona: magari a partire proprio da San Pantaleo, un borgo delizioso – con la sua piazzetta centrale circondata dalle tipiche case galluresi – conosciuto per le sue attività artigianali di lavorazione del legno, del ferro e della ceramica, per arrivare a Berchidda, il paese che ha dato i natali a Paolo Fresu dove ogni anno in agosto c’è Time in Jazz, il festival mirato alla diffusione della cultura musicale in accordo con la crescita del territorio, la cittadinanza attiva e la comunità. Per chi ama l’architettura due mete da non perdere sono Casa Bunker e Casa Rotonda di Cini Boeri, entrambe a La Maddalena, il cui arcipelago, peraltro, è bagnato dal mare più bello della Sardegna. In assoluto da non perdere, quindi, anche per chi adora nuotare in acque più che cristalline. Un altro itinerario da non perdere, sempre per chi ama la storia e l’architettura, è quello delle chiese romanico pisane presenti in tutta la Sardegna. La più suggestiva e la meglio conservata è certamente la Basilica della Santissima Trinità di Saccargia a Codrongianus.

In copertina: Petra Segreta Resort & Spa, San Pantaleo. Progetto: Rosella Marchese. (Cortesia Petra Segreta Resort & Spa)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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