Oltre alle 700 residenze sono previsti spazi comuni e servizi per incentivare lo spirito di comunità
Skyscraper (grattacielo) e Cortyard (corte). Partendo da queste due idee è nato il concept di “VIA 57 West”, l’ultimo progetto che lo studio danese BIG ha realizzato a New York. Il risultato si chiama “Courtscraper”, un neologismo che unisce i due termini inglesi: “una parte dell’edificio ha l’altezza di un corrimano, l’altra quella di un grattacielo” spiega Bjarke Ingels, il fondatore dello studio. Da un lato la nuova architettura si mostra come una piramide deformata, dall’altro come un sottile grattacielo, la percezione del volume di VIA cambia a seconda dei punti di osservazione.
La struttura salita in questi anni nel cuore di Manhattan unisce in 77mila mq lo stile americano del grattacielo con quello più europeo dell’edificio a misura d’uomo. Più di 700 alloggi e un giardino di duemila mq ai piedi dell’edificio, un’opera iniziata nella primavera del 2010 e che verrà definitivamente completata nel prossimo inverno, anche se i primi inquilini sono entrati già da maggio.
Da un lato la nuova architettura si mostra come una piramide deformata, dall’altro come un sottile grattacielo, la percezione del volume di VIA cambia a seconda dei punti di osservazione
Residenze ma non solo: ai piani terra sono previste attività commerciali e spazi sportivi che, assieme alla zona verde, andranno a creare soluzioni studiate ad hoc per stimolare la vita di comunità. Big osa con le forme e anche con le definizioni: dopo Courtscraper inventa “Scandimerican” per spiegare il design interno, concepito come un ibrido tra lo stile americano e quello europeo, dai salotti in parquet in legno di faggio scandinavo ai bagni con piastrelle in porcellana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA