Emissioni zero con spazi ricreativi per il nuovo landmark cittadino progettato da BIG
Se vi dicessero che il vostro Comune vuole costruire una centrale per il trattamento dei rifiuti a 200 metri da casa vostra, cosa rispondereste? E se alla sua realizzazione avesse dato l’ok anche la famiglia reale che abita a soli due kilometri di distanza? Impossibile direte voi.
E invece succede nella verde Danimarca e in particolare a Copenaghen, città che ha fatto parlare di sé dichiarando che sarà la prima al mondo a diventare “carbon free” nel 2025. Non si tratta di un ossimoro perché la centrale, rinominata CopenHill, è la meno impattante mai costruita sotto il profilo delle emissioni. A rendere il progetto sorprendente non è tanto l’assenza di un’influenza negativa sul circondario, quanto la sua trasformazione in un punto di riferimento per i cittadini grazie al suo tetto che ospita una vera e propria pista da sci, un bar e un percorso immerso nel verde.
«Non volevamo realizzare solo un bell’involucro, ma aggiungere elementi funzionali». A sottolinearlo è David Zahle, partner dello studio Bjarke Ingels Group (BIG) che ha ridisegnato la vecchia struttura di oltre 50 anni in seguito alla vittoria di un concorso internazionale. «Invece di considerare l’inceneritore come un oggetto isolato, grazie a scelte architettoniche peculiari abbiamo intensificato la relazione fra l’edificio e la città. Come? Trasformando la sommità della struttura in una pista da sci aperta ai cittadini di Copenaghen. L’impianto diventa così parte integrante dello spazio urbano e va a ridefinire il rapporto fra produzione e svago, fra infrastrutture energetiche e sociali, fra industria e ambito urbano».
L’operazione, conclusa a inizio ottobre dopo sei anni di lavori, si inserisce in un’area ricca di strutture industriali riutilizzate per attività sportivo-ricreative come climbing e go kart
L’intuizione è quella di realizzare una struttura in grado di restituire alla comunità non solo energia, ma anche una pista da sci di oltre 9mila mq; la presenza di pendenze più o meno decise, adatte quindi anche ai meno esperti, garantisce la massima accessibilità dell’infrastruttura. E sempre per lo stesso motivo sono stati pensati elementi come il bar, l’area crossfit e una parete per l’arrampicata che, con i suoi 85 metri, è fra le più alte del mondo.
Sostenibilità si declina non solo in riduzione a zero delle emissioni. A fianco della discesa pensata per gli sport invernali, ma aperta anche d’estate, si può percorrere un sentiero di quasi 500 metri immerso nel verde e disegnato dallo studio danese Landscape Architects SLA. «Con i suoi percorsi adatti a passeggiate ed escursioni, il parco naturale sul tetto del CopenHill invita i cittadini ad attraversare questa sorta di paesaggio montuoso e ricco di verde» spiega Rasmus Astrup, partner & design principal di SLA. «Grazie a oltre 7mila arbusti e circa 300 fra pini e salici, l’inceneritore più pulito del mondo diventerà una casa per la fauna locale e darà vita ad un nuovo ecosistema urbano all’interno di Copenaghen. Ma non solo: sarà anche un’isola green che avrà un forte impatto visivo sul paesaggio circostante».
La centrale. Al di sotto delle piste da sci e del parco, l’impianto è in grado di smaltire 440mila tonnellate di rifiuti all’anno, abbastanza da fornire energia sufficiente ad alimentare 150mila abitazioni. E tutti gli elementi progettuali sono stati pensati per valorizzare al massimo questo processo tanto quanto l’impatto estetico e funzionale. Un esempio? L’utilizzo di ampie vetrate, in particolare sulla facciata, permette ai visitatori di guardare all’interno della centrale. Lo stesso ascensore che porta alla pista da sci, essendo realizzato in vetro, consente di osservare il processo produttivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
